12 febbraio 2022 ricorrenza del centenario della nascita del sen. Armando Scarpino
3 min di letturaL’avv. Gennarino Masi ricorda il senatore a 100 anni dalla sua nascita
Ero ancora un bambino quando mio padre ed altri compagni che avevano avuto il privilegio di conoscere il senatore Armando Scarpino, mi parlavano del suo immenso valore come uomo, come professore e come politico.
Questi racconti, col passare degli anni, sono diventati sempre più vividi e realistici, avendo avuto modo, col tempo, di leggere tanto sulla sua persona, ed apprezzarne le sue enormi capacità umane.
Nonostante la sua sconfinata cultura e le sue doti relazionali e comunicative gli permettessero di dialogare e di confrontarsi con le realtà più variegate, lui era sempre dalla parte dei più deboli, dalla parte di chi aveva più bisogno di tutela e di riconoscimento di diritti.
La sua visione generale delle cose, nonchè il suo modo di creare sinergia e armonia tra le persone, insieme ad una non indifferente attitudine all’ascolto, lo pongono, nel panorama politico locale e nazionale tra gli uomini più brillanti e valenti che il PCI e la sua terra potessero avere.
Estremamente colto e anche per questo immediato nella comunicazione e dai modi semplici per far capire a tutti il senso della sua scelta di campo e della sua militanza.
Armando Scarpino era molto apprezzato e stimato dal suo mondo, quello dei lavoratori, dei braccianti, delle masse popolari, ma, allo stesso modo era apprezzato e stimato anche dagli avversari politici, grazie alla sua indiscutibile correttezza morale e alla sua coerenza.
Nel corso degli anni ho avuto modo di parlare con i lavoratori dell’ex sir, i lavoratori che lottavano per difendere il loro posto di lavoro, con giorni e notti passati all’addiaccio nell’area industriale in forma di protesta, mi raccontavano delle innumerevoli volte che il senatore Armando Scarpino li raggiungeva a qualsiasi ora per portare loro viveri e quella vicinanza umana in modo che potessero sentirsi meglio, più confortati. Ne parlano ancora ora a distanza di anni con affetto ed ammirazione.
Il professore Armando Scarpino, nei giorni di quella dura lotta era diventato uno di loro!
Le sue battaglie, sia parlamentari che a livello locale, riguardarono gli ordinamenti scolastici, le grandi realizzazioni quale l’ospedale civile di Lamezia, e tanti altri problemi che riuscì a risolvere egregiamente grazie anche alla collaborazione di persone che pur militando in partiti diversi, avevano come interesse primario e comune, il bene dei cittadini amministrati.
Fu indubbiamente tra i primi a Lamezia a sperimentare l’avvicinamento ad una forza politica antagonista come la Democrazia Cristiana, la giunta del democristiano Esposito composta anche da assessori comunisti, ne fu la prova più tangibile, che precorse i tempi delle larghe intese e del compromesso storico che tanto a cuore stava al grande e compianto compagno Enrico Berlinguer.
Ritengo, anzi sono convinto che le nuove generazioni e tutti coloro che militano nei partiti della sinistra, abbiano da imparare dalla storia di questi grandi uomini politici, che, con intelligenza, capacita’ e grande senso morale seppero conquistare tanti diritti volti a migliorare le condizioni di vita di tanti cittadini, che, se non difesi, rischiano di vanificarne impegno e sacrifici.
Il senatore Scarpino insieme a Costantino e Vittorino Fittante, Tonino Dattilo, Mario Roperto, Gianni e Graziella Riga, Ciccio Blaganò e tanti altri compagni hanno dato un grande contributo al partito ed onorato la storia della nostra citta’.
E’ nel loro nome e per tenere sempre viva la loro memoria, rendere attuali le loro esistenze, e i loro insegnamenti, che dobbiamo saper raccogliere la loro eredità, farne tesoro e renderla sempre piu’ proficua e percepibile ai più.
avv. Gennarino Masi