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13 Febbraio in Calabria commemorazione delle vittime dell’Unità d’Italia

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13 Febbraio in Calabria commemorazione delle vittime dell'Unità d'Italia

I Manifesti comparsi per la prima volta nelle città calabresi per ricordare le vittime meridionali dell’Unità

Comunicato Stampa

Per la prima volta in Calabria si ricordano le vittime dell’Unità d’Italia.

Il coordinamento regionale ed i circoli territoriali di Equita Territoriale Movimento 24 agosto, hanno promosso l’affissione nelle città calabresi di manifesti 6×3 per ricordare a tutti i calabresi le modalità criminali con cui fu imposta l’annessione del Sud.
Il 13 di febbraio è il Giorno della Memoria delle vittime meridionali dell’Unità. Il giorno della caduta di Gaeta, assediata e bombardata, dai “fratelli d’Italia”.
Ma è anche il giorno in cui si ricordano di vittime di questa guerra non dichiarata.
Centinaia di migliaia  di meridionali anche civili, uccise per aver cercato di rivendicare un’unificazione diversa. Riconoscere l’umiliazione loro inferta, è il modo per rifiutare la minorità dei diritti e il mancato rispetto della nostra storia che vorrebbero ancora infliggerci.
I pronipoti di quelle vittime i cartelloni posero, quali lapidi tardive.   
E’ la prima volta che in Calabria viene celebrata questa data simbolica. Una ricorrenza di cui il Movimento M24A-ET auspica un riconoscimento istituzionale.
Oggi che finalmente anche gli istituti di ricerca indipendenti hanno certificato le cifre del sacco quotidiano perpetuato dal nord contro il Sud, è ineludibile spiegare e far comprendere a tutti che lo stato attuale di colonia interna del Sud non è la conseguenza naturale di sconosciute alchimie, ma si tratta del risultato di un disegno criminale chiarissimo.
Il potere del PUN Partito Unico del Nord da 160 anni impone un modello economico di sviluppo asimmetrico per portare sempre maggiori ricchezze ai residenti del nord ed impoverire  contemporaneamente chi vive al Sud.
Tutte le diseguaglianze hanno origine nelle modalità di costruzione dell’Unità d’Italia che è stata imposta con forza ed edificata su fondamenta fragili.
Una costruzione diversa dell’unità avrebbe probabilmente prodotto un paese coeso e libero dall’odio razziale verso i meridionali.
Purtroppo chi ha combattuto per costruire un’unità diversa fu trucidato e dimenticato.
Ecco chi sono le vittime dell’Unità d’Italia di ieri e di oggi.
Le vittime dell’unità oggi siamo tutti noi che quotidianamente sogniamo un paese davvero unito nei servizi sanitari, nelle scuole, nelle strade ed in tutti i servizi pubblici uguali in tutto il paese e che ancora sogniamo una parità di diritti per i nostri figli costretti a lasciare la propria terra.
Non smetteremo mai di batterci per ottenere la parità di diritti.
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