2 Novembre, la visita ai cimiteri è un atto di pietà umana e cristiana
2 min di lettura2 Novembre, Commemorazione di tutti i fedeli defunti. La liturgia odierna celebra il mistero della morte con tutta la sua portata di sofferenza e di dolore. Essa è la naturale conclusione della vita terrena.
La fede garantisce la risurrezione finale; la sofferenza prepara alla gloria senza fine. Il giudizio finale stimola ad operare il bene secondo il Vangelo, vedendo Gesù in ciascuno, soprattutto svantaggiato. Le anime dei defunti sono nelle mani di Dio: Egli asciuga ogni lagrima dagli occhi e promette la beatitudine eterna a chi pratica i suoi precetti. La visita al cimitero è un atto religioso di grande portata evocativa e di somma pietà umana e cristiana. Una foto, un nome, una lapide evocano chi non è più compagno di vita: madre, padre, fratello, sorella, figlio, figlia, nonno, nonna, amico, amica, confratello, consorella. Al dolore si annoda la speranza: se rattrista la certezza della morte, consola la promessa dell’immortalità futura. P. Angelo Sardone, rcj