2030, le Skills utili nel lavoro di tutti. Ma chi insegna l’empatia a mia figlia teenager?

Personalmente, a Maggio di quell’anno avrò 53 anni e le mie figlie saranno pronte per l’indipendenza.
Sarò entusiasta, tonica ed avrò tanto tempo per leggere, scrivere e viaggiare, le mie passioni.
Frequenterò di più il mare con i suoi orizzonti, all’alba e al tramonto. Guarderò gli occhi di mio marito e mi ricambieranno sempre con amore, ascolterò le affascinanti storie delle mie figlie.
(yeahaaaaa!)

Intorno a me, il mondo che gli Istituti di Ricerca come McKinsey, stanno proiettando. Un mondo fatto di skills umane in un contesto lavorativo sempre più automatizzato.

Dunque, ecco a cosa il mondo del lavoro darà peso sempre più crescente sino al 2030:

Social & Emotional Skills:
Empatia
Adattabilità
Capacità di comunicare e negoziare in modo efficace

Technological Skill:
Analisi Dati
Engineering
Ricerca

Higher Cognitive Skill
Abilità di scrittura
Abilità matematiche
Pensiero critico
Gestione di informazioni complesse

Mi guardo intorno e penso, oggi chi ha la responsabilità di coltivarle?
Insegnanti, manager, imprenditori, genitori?

Nella mia storia, l’empatia era già nel gioco della briscola che facevo con mio nonno a nove anni e quando accudivo di mia nonna e il suo signor l’alzheimer a dodici anni; era nei panini con doppia imbottitura di prosciutto che riuscivo a farmi dare dal droghiere quando gli chiedevo come stava sua sorella, quella che d’estate veniva in vacanza con la figlia e che aveva il nome esotico di Debora.
Era lì nel circuito scuola-famiglia-strada.

Adesso, nelle bacheche e nei newsfeed, ho difficoltà a scorgere interlocutori e formatori affidabili.
Iniziamo a coltivare nel nucleo famiglia, sperando che la scuola non smarrisca la direzione.

Al di là delle skills, una cosa spero non manchi nel 2030: la voglia di mettersi in gioco e di produrre benessere per gli esseri umani, tutti.