Il 25 Marzo la presentazione del libro ‘Essere Comunità’
3 min di letturaSi svolgerà domenica 25 marzo alle ore 18.30, presso i locali dello ‘Spazio Libero Parlè’, sito in via Ubaldo De Medici 16, la presentazione del libro Essere Comunità edito da Passaggio al Bosco Edizioni, alla quale, oltre all’ex consigliere comunale Mimmo Gianturco, presidente dei circoli Identità Nazionale, interverrà l’autore Marco Scatarzi.
Il giovane fiorentino, esponente di spicco del movimento toscano Casaggì, ha scritto un libro completo sul significato e sul valore della comunità.
Un vero e proprio manuale adatto a tutti quei ragazzi che concepiscono la vita come militanza e guardano il mondo con una visione identitaria.
Ad annunciarlo è Francesco Gigliotti del circolo Identità Nazionale di Fratelli d’Italia e componente del movimento giovanile Gioventù Nazionale.
“Il libro – spiega Gigliotti – nasce dalla necessità di rispondere ad una specifica domanda: che cos’è una Comunità? Potrà sembrare banale, ma non lo è affatto. La parola che usiamo per definirci, troppo spesso, la diamo per scontata. La ripetiamo come un mantra, ma ne sorvoliamo i rimandi profondi e le sfumature più vere.
Nell’epoca odierna, dove regnano la fugacità delle immagini e il suono vacuo dei significanti, Scatarzi ha trovato doveroso riscoprire la fissità dei legami e la profondità dei significati.
Un significato, questo della Comunità, estremamente importante: la comunità militante rappresenta di fatto una meravigliosa opportunità di ribellione al mondo moderno.
L’uomo comunitario dona se stesso senza chiedere niente in cambio, preferisce la lotta alla rassegnazione, sceglie liberamente di obbedire a delle regole e di riconoscere delle gerarchie, si dà una Forma e aspira ad un Ordine, coltiva dei legami, ha una tensione verso l’alto e rispetta la parola data, sente di appartenere a qualcosa ed è pronto a difenderla.
L’Uomo comunitario, insomma, è un’anomalia di questo ‘migliore dei mondi possibili’: se ne infischia del profitto, della convenienza, della materialità, dell’autoconservazione, dell’edonismo, dello sradicamento, dell’omologazione e del consumo. Egli incarna tutto quello che il ‘pensiero unico’ globale vorrebbe bandire.
Ed ecco che la Comunità, allora, non è solo un modo per stare insieme, proprio come la Falange non è stata solo un modo di combattere: è la manifestazione di un Noi che trascende ogni Io, qualcosa che oltrepassa la somma dei singoli individui che la compongono, perché è connessa ad un terzo elemento, che poi è il fuoco che siamo chiamati a custodire e trasmettere”.
“L’evento – conclude – è aperto a tutta la città”.