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Il 27 settembre il Premio Platania “Borgo Delle Radici”

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Il 27 settembre il Premio Platania “Borgo Delle Radici”

Il premio Platania “Borgo delle radici” è un riconoscimento che l’Amministrazione Comunale di Platania, in collaborazione con la Parrocchia di San Michele Arcangelo, vuole conferire a personaggi e figure illustri che sono nati nel borgo montano della provincia di Catanzaro o che, non platanesi, con esso hanno avuto relazioni e rapporti intensi tanto da lasciarne traccia in modo significativo.

Ecco perché il Premio Platania “Borgo delle Radici” si presenta in modo del tutto nuovo rispetto al passato dove veniva riconosciuto a personaggi illustri, non necessariamente Platanesi o Calabresi, scelti per le loro particolari esperienze di vita e professionali.

Per procedere alla scelta di colui che riceverà il premio è stata nominata una apposita commissione composta dal Sindaco Avv. Davide Esposito, Luigino Scanga, Michele Montuoro, Professoressa Stefania Mancuso, Prof. Maurizio Carnevali, la quale dopo un’attenta analisi sui possibili destinatari del premio, ha individuato per l’edizione 2024, l’Avv. Ferdinando Butera, quale beneficiario del Premio Platania “Borgo Delle Radici”.

L’Avvocato Butera, emigrato da Platania nel lontano 1961 insieme alla propria famiglia, trovò il modo di lavorare e studiare. Difatti dopo appena 10 anni dal suo arrivo a Melbourne ed avere studiato con profitto la lingua inglese, nel 1972 si laureò in Giurisprudenza presso l’Università della stessa città. Da quel momento iniziò una carriera nel suo studio legale, continuando comunque a studiare fino a raggiungere prestigiosi traguardi come il Master of Texation nel 1992 ed il Master of Law nel 1998 all’Università di Melbourne e diventando poi Notaio Italiano. E’ stato, inoltre, fondatore e segretario dell’Associazione degli Avvocati Italiani a Melbourne.

Inscindibile è il suo amore per il suo paese natio, nella cui chiesa madre di San Michele Arcangelo venne a sposarsi con Cristina nel gennaio del 1973.

Quasi ogni anno torna a Platania ed è viva la sua gioia nell’incontrare amici e conoscenti.

Nella titolatura del premio sono contenuti due temi che nelle intenzioni dell’Amministrazione vogliono essere valorizzati.

Il primo è quello dei borghi a cui è affidata grande aspettativa per proposte di conservazione e valorizzazione di realtà piccole ma significative per storia, tradizione, qualità della vita, assetto urbanistico e organizzazione del territorio, riconoscendo ad essi dimensioni e capacità di relazioni che nel Terzo Millennio saranno ricercate e ambite.

L’altro è il tema delle radici come legame che unisce luoghi e persone distanti fisicamente, ma vicine sentimentalmente in linea diretta o parentale. Un legame che resta vivo e che, attraverso il premio, si cerca di vivificare motivando il ritorno nel paese d’origine, per rivivere e riannodare un legame sociale e culturale con il luogo natio, esercitato da persone, o dai loro discendenti, che hanno lasciato il proprio paese per andare in altri luoghi in ambito nazionale o internazionale. Il tema delle radici, su cui anche il Ministero (MAECI) di recente ha posto l’attenzione, rientra in una più ampia strategia di gestione turistica dei territori che su questo tema vogliono lavorare e che in funzione di esso predispongono politiche di sviluppo dei borghi italiani.

Questi due temi legati alla realizzazione del premio definiscono una linea strategica della politica dell’attuale Amministrazione che attraverso questa manifestazione vuole mettere in campo un’attività di promozione del territorio finalizzata a far conoscere il borgo di Platania come un luogo da vivere e fruire per entrare appieno nella cultura calabrese. Soprattutto il premio vuole essere uno strumento per canalizzare interessi e consapevolezze della comunità dei residenti verso persone che si sono distinte al di fuori dei limiti amministrativi di Platania, attivando l’orgoglio e la riconoscenza per figli che hanno saputo dimostrare il loro valore in territori lontani e stranieri, ma nello stesso tempo costituisce l’occasione per mostrare quanto cammino sia stato fatto dai piccoli borghi calabresi in termini di sviluppo e crescita, modificando quel luogo comune di arretratezza e povertà che caratterizza il ricordo di molti emigrati.

La cerimonia si svolgerà il 27 settembre alle ore 19,00 presso la Sala Consiliare “Avv. Luigi Cerminara” con la consegna del Premio, realizzato dal Maestro Scultore Maurizio Carnevali. Per l’occasione interverranno il Sindaco di Platania, l’Avv. Davide Esposito, Il Parroco Don Giuseppe D’Apa, Il Presidente del Consiglio dell’Ordine di Lamezia Terme, Avv. Giuseppe Pandolfo, La Professoressa Stefania Mancuso, Presidente dell’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro, l’Archeologa Marta Novelli. La manifestazione sarà, altresì, allietata da intermezzi musicali del Trio: Maria Giovanna Stella al Piano, Maria Pagani al Violino ed Enza Pagani all’Oboe.

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