Presentato il libro di Francesco Scarcella 3653 giorni prima di rivederti
2 min di letturaÈ stato presentato giovedi 9 maggio, fra le storiche pareti, del Chiostro di San Domenico, all’interno del Caffè Letterario Chiostro, il libro “3653 giorni prima di rivederti” dell’autore Francesco Scarcella
Nella serata, la conduzione di Giovanni Mazzei, ideatore e organizzatore tra l’altro della rassegna Dicerie Poetiche, ha saputo far pervenire a tutti i presenti gli aspetti genuini, schietti e autentici della scrittura dell’autore di Casali del Manco.
Un viaggio lungo 3653 giorni, ovvero dieci anni, tre dei quali evidentemente bisestili, un viaggio composto da aneddoti, incontri, vicissitudini, emozioni.
Di difficile definizione, il libro di Scarcella è una commistione fra romanzo d’amore, scrittura diaristica e racconto di formazione, con al suo interno anche una sezione manualistica interamente dedicata all’amore. Nonostante i vari consigli dispensati circa il sentimento che mosse il sole e le stelle, Scarcella definisce il suo manuale inutile in quanto una sola regola è valida in amore: non avere regole.
All’interno del libro figurano anche dei testi in versi, in quanto l’autore è anche artefice di alcuni testi dei brani del gruppo cosentino VillaZuk.
L’incontro è stato gestito con l’intento di offrire all’ospite e al libro la giusta visibilità e al pubblico una dinamicità che lo ha reso protagonista senza annoiarlo o tediarlo in lunghe diatribe di impianto seminariale. Le domande e le letture di Mazzei hanno fatto affiorare l’aspetto più profondo del libro di Scarcella ma anche la la vena gioviale ed istrionica dell’autore, emersa soprattutto nel momento di dover raccontare alcune dinamiche che hanno a che fare con i matrimoni e i loro ricevimenti.
Inserito nel vasto cartellone inerente al “Maggio dei Libri 2019” organizzato dal Sistema Bibliotecario Lametino, la serata si è conclusa anche con un messaggio positivo in chiave universale ovvero quello di lasciarci pervadere totalmente dall’amore, in quanto seppur non lo vediamo, l’amore sempre è intorno a noi.
Utilizzando, infatti, la stessa metafora assunta da Scarcella: “L’amore è come l’acqua per i pesci: i pesci non vedono l’acqua eppure ci sono dentro. In egual modo l’amore ci avvolge, circonda eppure noi a volte non lo vediamo”.
L’incontro ha avuto l’intento di farci aprire gli occhi, invitandoci a vivere tutto l’amore che ci circonda.