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44enne ucciso, legali ‘poliziotto non aggredito da più persone’

3 min di lettura
'Il poliziotto andava in ufficio, sparo dopo un'aggressione'

C’è un terzo indagato per favoreggiamento, autista dell’auto incidentata

“Al momento dello sparo il poliziotto non era aggredito da più persone”.

Lo sostengono gli avvocati Tiziano Saporito ed Andrea Filici, legali della famiglia di Francesco Chimirri, il pizzaiolo di 44 anni, morto il 7 ottobre scorso dopo essere stato raggiunto da un proiettile al petto sparato da un vice ispettore della polizia, Giuseppe Sortino di 37 anni, al culmine di una lite.

L’affermazione dei legali, fatta in base “alle informazioni assunte durante le indagini difensive che stiamo portando avanti”, arriva dopo l’iscrizione nel registro degli indagati di una terza persona, un automobilista crotonese coinvolto nell’incidente con Chimirri da cui è scaturito l’inseguimento da parte del vice ispettore e la successiva lite finita in tragedia nel quartiere di Lampanaro, alla periferia sud di Crotone.

L’automobilista, un 30enne di Crotone, è stato sentito dagli investigatori dell’Arma ed ha raccontato che quel pomeriggio era alla guida della sua Audi che procedeva in direzione nord sulla statale 106.

Poco prima del bivio di ingresso a Crotone era stato superato dalla Dacia Duster condotta da Chimirri, la manovra, però, aveva causato un urto che ha provocato la rottura dello specchietto dell’Audi e quello della Dacia.

Il trentenne aveva quindi seguito Chimirri, nella cui auto c’era anche il figlio, fin dentro il quartiere di Lampanaro per chiedergli il risarcimento del danno. Secondo il racconto fatto ai carabinieri tra Chimirri e l’altro guidatore c’era una discussione tranquilla e stavano per mettersi d’accordo.

In quel momento è arrivato Sortino che probabilmente aveva visto l’incidente ed ha iniziato a discutere con Chimirri. La situazione, come ha raccontato il 30enne sarebbe però degenerata e lui si è rimesso in auto ed è andato via.

Il racconto non ha convinto del tutto i carabinieri in quanto non coinciderebbe del tutto con quello che si vede nei video acquisiti: per questo il giovane – che è difeso dall’avvocato Aldo Truncé – è stato indagato per favoreggiamento. Nel capo di imputazione non è specificato verso chi. I carabinieri gli hanno anche sequestrato l’auto.

La Procura di Crotone ha già iscritto nel registro degli indagati il vice ispettore Giuseppe Sortino per omicidio e Domenico Chimirri (difeso dall’avvocato Tiziano Saporito), figlio 18enne della vittima, per tentato omicidio e lesioni personali a danno del poliziotto.

Il sostituto procuratore Alessandro Rho che coordina le indagini dovrebbe disporre per la prossima settimana l’autopsia sul cadavere di Chimirri.

Esame che potrà essere utile anche per stabilire la traiettoria del proiettile e capire se il colpo, un calibro 9, è stato sparato direttamente dal poliziotto verso Chimirri o lo ha colpito di rimbalzo.

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