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Sanità Lamezia, le associazioni bocciano il decreto del ministro Grillo

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Ospedale Lamezia Terme

LAMEZIA. Alcune delle associazioni lametine che si occupano di sanità e della tutela dei malati hanno espresso giudizio negativo sul Decreto Calabria voluto dal ministro Grillo per la riorganizzazione della sanità calabrese.

Di seguito la nota stampa: “Le associazioni Malati Cronici del Lametino, Lamezia Maltrattata, Mondo Solidale e Libero, Lavoro Progresso e Sanità per un mondo migliore, riunitesi in assemblea pubblica presso la sede dei Malati Cronici del Lametino, per esaminare il decreto del ministro Giulia Grillo, sulla sanità calabrese, hanno espresso unanimemente un giudizio assai negativo sul decreto che non intacca minimamente le ragioni della cattiva sanità calabrese e, specificamente, di quella lametina. Pensare che un generale dei carabinieri, conoscenza gestione sanitaria pari al minimo, al quale si è dato super poteri, possa rimettere in sesto la sanità a noi pare lontano dalla realtà. L’esperienza dei commissari, già di per sé un fatto negativo, ha in questi lustri soltanto peggiorato e non solo dal punto di vista contabile ma sopratutto da quella dei servizi la già precaria soglia, fino al punto da non riuscire a garantire nemmeno i servizi di assistenza minima. La Calabria è ultima in questa triste graduatoria. Della chiusura di reparti nevralgici come malattie infettive, Tin, Microbiologia a Lamezia Terme, come pure in altri ospedali nemmeno una parola. Del quadro grave che ci appresteremo ad affrontare con il pensionamento di molti medici e paramedici si risponde bloccando le assunzioni, senza quindi non solo non potenziare il numero già esiguo ma spogliando reparti di figure che renderanno impossibile il prosieguo dell’attività. Già oggi  assistiamo a medici costretti a gestire, nella disperata, gestione dei turni 3 reparti.

Non si è voluta affrontare la questione essenziale della necessità che il medico scelga o pubblico o privato. Il business dell’intramoenia deve cessare. Concepita come scelta del paziente, è diventata obbligatoria considerando i tempi di attesa delle visite o persino la chiusura di alcune di esse. Chiudere le liste di attesa è un reato. Curiosa poi la possibilità che il paziente possa rivolgersi a strutture convenzionate o private.Il ministro ha inventato l’acqua calda. Tutto ciò era già legge. Legge non rispettata e/ o non divulgata. Il sistema della delega ai privati di tanti servizi ospedalieri non solo non viene intaccata ma accresciuta. Ci si dimentica della possibilità che non si può stare con una sola ambulanza nel lametino ed essere costretti a ricorrere continuamente ai privati. Tutto questo a noi suona strano. Perchè non si provvede a dotare le strutture sanitarie di personale, macchinari, ambulanze, servizi adeguati? Perchè non si potenzia l’assistenza domiciliare integrata evitando a tanti pazienti anziani e inabili impossibili percorsi? Perché non si rende fruibile la struttura territoriale di Lamezia Terme a donne con carrozzine e portatori di handicap? Perché non si affronta in maniera la seria la problematica del pronto soccorso? A quanti non è capitato di dover attendere anche dieci ore prima di essere visitato? Se la medicina del territorio con strutture adeguate e personale sufficiente non prende piede tutto sarà inutile. Con molta chiarezza riteniamo di dover sottolineare che a noi pare che il ministro Grillo e chi la consiglia non conoscano a sufficienza il problema dei malati.

Ospedale Lamezia - LameziaTerme.it
Ospedale Lamezia

Di quanti ogni giorno sono costretti a lunghe e spesso inutili fila,a dover ricorrere al medico e ambulatori privati per visite ed analisi perché non viene ad essi garantito il diritto costituzionale della cura e della salute. Non è aumentando gli emolumenti dei commissari che risolveremo il problema della sanità né tanto meno andando a confrontarsi con chi è responsabile di tale dissesto ma consultando e facendo tesoro dell’esperienza di quanti ogni giorno vivono il dramma del paziente. Che chiede riposte che non arrivano, chiede di essere al centro dell’attività medico-sanitaria e viene dirottato a decine di km. Chiede un ospedale che funzioni e che lo curi e lo si rimanda a mille km di distanza. Il ministro Grillo sa di cosa stiamo parlando?”.

I firmatari del documento:

Giuseppe Gigliotti presidente Malati Cronici del Lametino

Sonia Persico, coordinatrice Lamezia Maltrattata

Mondo Solidale e Libero, coordinatore Tonino Vescio

Lavoro Progresso e Sanità, coordinatore  Giuseppe Marinaro

Per un Mondo Migliore, responsabile  Letizia Pagano

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