L’associazione “Cultura d’autore” ripropone la lettura No Stop degli autori classici
3 min di letturaA tre anni di distanza dalla scomparsa di Augusto Porchia, già presidente dell’associazione “Cultura d’autore” di Lamezia Terme, il nuovo presidente Gianfranco Porchia ha voluto riprendere l’attività culturale del suo predecessore
Lo ha fatto promuovendo un incontro sulla lettura No Stop dei “Pensieri” di Blaise Pascal riallacciandosi all’ultima lettura de “Il nome della rosa” di Umberto Eco realizzata dal compianto presidente.
La manifestazione, iniziata senza soluzione di continuità alle ore 16.30 e conclusa alle ore 20 presso la Libreria Tavella di Lamezia Terme, ha ripreso, pertanto, a pieno ritmo quelle iniziative culturali che già avevano coinvolto in passato centinaia di persone di ogni estrazione sociale inclusi gli studenti delle scuole superiori lametine.
Augusto Porchia, figura poliedrica e trainante, aveva portato alla ribalta i capolavori delle letteratura italiana con la colossale lettura No Stop (I promessi sposi, Il Gattopardo, Il nome della rosa) ma anche quelli della letteratura straniera attraverso la promozione del reading collettivo di “ Spoon River”, la raccolta di poesie che il poeta statunitense Edgar Lee Masters aveva pubblicato tra il 1914 e il 1915.
« Riprendiamo – ha affermato il presidente Gianfranco Porchia nell’introdurre la manifestazione – da dove eravamo rimasti e cioè da “Il nome della rosa” proseguendo con i “Pensieri” di Blaise Pascal” che erano tra quelle letture programmate da Augusto e di cui egli aveva parlato due giorni prima di morire. Tante le iniziative che voleva organizzare e che noi continueremo a realizzare anche il prossimo anno per tener vivo il suo ricordo».
Augusto Porchia si era imposto all’attenzione della città per la forte personalità connotata dalla passione per lo sport, per la cultura e per il cinema di autore in cui cercava di coinvolgere la comunità mediante l’organizzazione di rassegne e reading collettivi mostrandosi sempre disponibile verso gli altri.
«Ed è stato lui – ha commentato Gioacchino Tavella – che ha dato l’inizio alla consuetudine di stare insieme attraverso la lettura di autori classici».
«Non solo italiani ma anche stranieri come quello che leggeremo stasera e di cui Augusto Porchia aveva colto l’essenza sempre pronto ad appprocciarsi a qualsiasi tipo di problematiche, sia storiche che letterarie o filosofiche, conferendo loro un tono di originalità» ha aggiunto il critico letterario Tommaso Cozzitorto che ha richiamato alla mente dei presenti alcuni tratti del personaggio lametino Augusto Porchia tra cui «la gentilezza, la disponibilità ad essere presente nei particolari momenti della mia e della nostra vita utilizzando, se necessario, anche il telefono».
Alla luce del suo encomiabile operato umano e culturale, Tommaso Cozzitorto ha proposto di ricordarlo dedicandogli «qualcosa di permanente affinché, anche se non lo vediamo in maniera palpabile, possa rimanere sempre quell’amico che ricordiamo per il suo entusiasmo e la pazienza con cui preparava le maratone letterarie a Palazzo Nicotera e alla Libreria Tavella».
Prima di passare alla lettura e al commento dei pensieri di Pascal, per lo più brevi, il professore Pasquale Porchia ha presentato il filosofo Pascal mettendo in luce gli aspetti più salienti della sua vita e del suo pensiero alla presenza di un numeroso pubblico e di un gruppo di studenti delle scuole superiori che hanno seguito la magistrale lezione con molto interesse prima di accingersi alla lettura No Stop dell’opera di Pascal insieme agli adulti chiamati di volta volta a recarsi al leggìo dalla dottoressa Marianna Manduca coadiuvata dalla giornalista Maria Teresa Notarianni.
Lina Latelli Nucifero