FlixBus investe sulla Calabria per l’estate
3 min di letturaPrevisto fino a settembre un potenziamento straordinario delle rotte verso la regione per valorizzare il patrimonio culturale locale
Il Mezzogiorno possiede il 78% delle coste italiane, ospita i tre quarti del territorio appartenente a parchi nazionali e accoglie più della metà dei siti archeologici e quasi un quarto dei musei presenti nel Paese.
Ciononostante, i dati diffusi da Istat nel novembre 2018 sul movimento turistico in Italia nell’anno precedente denunciano l’esistenza di un divario tra le potenzialità del territorio e le presenze turistiche effettivamente registrate: nel 2017, solo il 18% degli Italiani ha trascorso le proprie vacanze al Sud, a cui si aggiunge un 7% di presenze registrate nelle isole.
Da una ricerca svolta da ProDemos nel dicembre 2018, inoltre, emerge un profondo scollamento tra potenziale turistico e flussi di viaggiatori internazionali: nel 2017, infatti, «la spesa degli stranieri nel Mezzogiorno era pari ad appena il 15% del totale», a vantaggio del Nord Est e del Centro che risultano intercettare la maggior parte delle presenze turistiche straniere.
In linea con la volontà di livellare i divari evidenziati e promuovere il patrimonio culturale locale, FlixBus predispone, per tutta l’estate, un massiccio potenziamento delle frequenze sulle rotte verso il Sud, offrendo ai propri passeggeri una soluzione ancora più capillare per raggiungere non solo le principali città del Mezzogiorno, ma anche borghi meno conosciuti e destinazioni balneari minori. Dalle colline del Sannio nel Beneventano ai Monti Iblei in Sicilia, passando per la Valle d’Itria in Puglia e il Parco del Pollino, tra Basilicata e Calabria, il leader europeo della mobilità su gomma incrementa la sua offerta. Nell’ambito di tale potenziamento, un focus importante è sulla Calabria, che FlixBus collega già capillarmente.
«Il Sud Italia rappresenta un territorio dalle potenzialità infinite, dal patrimonio tanto immenso e variegato quanto spesso poco valorizzato, complice un gap infrastrutturale che penalizza soprattutto certe aree. Di qui, la decisione di contribuire alla sua riscoperta, potenziando il nostro servizio, già capillare e accessibile a tutte le tasche, per ristabilire un legame tra i passeggeri e il territorio, non soltando agevolando i flussi verso le maggiori città del Mezzogiorno, ma anche incentivando la scoperta di località minori di bellezza inaspettata ancora poco note ai più», afferma Andrea Incondi, Managing Director di FlixBus Italia.
Dall’Alto Tirreno Cosentino allo Stretto, tutti i potenziamenti per l’estate sulle linee per la Calabria
Nell’ambito del potenziamento delle rotte verso il Sud Italia, anche la Calabria giova significativamente di un incremento complessivo degli autobus su strada verso il territorio.
Fino a settembre, oltre alla frequenza sulle connessioni con le principali città, quali Reggio Calabria, Catanzaro, Lamezia Terme, Cosenza, Crotone, Rende e Vibo Valentia, vengono potenziate le rotte per il versante tirrenico, dove FlixBus collega capillarmente il tratto compreso tra Tortora e Villa San Giovanni (passando, fra le altre, per Scalea,Amantea, Paola, Pizzo e Gioia Tauro) e quelle per il versante ionico, dove l’operatore raggiunge oltre 20 destinazioni da Rocca Imperiale a Catanzaro Lido, passando, per esempio, da Trebisacce, Rossano, Sibari, Cariati, Cirò Marina, Botricello e Sellia Marina.
Ma anche l’entroterra viene collegato in modo capillare: da Castrovillari, nel Parco Nazionale del Pollino, a Polistena, nella Piana di Gioia, passando per Spezzano della Sila,anche gli angoli tradizionalmente meno gettonati della Punta dello Stivale sono ora più facilmente raggiungibili dalle altre regioni italiane e, con uno o pochi cambi, anche dall’estero.
È soprattutto sulle relazioni tra Roma e la Calabria che FlixBus sceglie di scommettere per l’estate 2019, anche a fronte dello status della capitale di snodo nevralgico di interscambio all’interno del suo network, in grado di intercettare i flussi di visitatori in arrivo anche dall’estero e contribuire a consacrare la Punta dello Stivale come meta preferenziale del turismo internazionale.