Candidabilità di Mascaro: la procura generale fa ricorso in Cassazione
2 min di letturaLAMEZIA. Candidabilità dell’avvocato Paolo Mascaro: continua la querelle giudiziaria a colpi di ricorsi tra il candidato a sindaco di Lamezia e la magistratura.
La procura generale della Repubblica di Catanzaro ha infatti presentato ricorso in Cassazione contro la sentenza della Corte d’appello di Catanzaro (sezione civile). Tale sentenza dichiarava improcedibile il reclamo proposto dalla Procura della Repubblica di Lamezia contro la sentenza di primo grado, che rigettava l’incandidabilità dell’ex sindaco Paolo Mascaro. In pratica la procura generale fa ricorso in Cassazione non in relazione alla sentenza del 6 novembre scorso che ha dichiarato Mascaro candidabile ma in merito alla scadenza dei termini per presentare il reclamo. La procura della città capoluogo in relazione al ricorso in Cassazione puntualizza: “La Corte di Appello di Catanzaro, sul presupposto che i provvedimenti presidenziali di fissazione dell’udienza di comparizione delle parti emessi fossero incompleti, in quanto mancanti dell’indicazione del termine entro il quale procedere alle notifiche, fissava il termine per la notificazione del ricorso presentato dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lamezia Terme. Tale ordinanza veniva letta in udienza, alla presenza del procuratore generale e dell’Avvocato dello Stato. Il pm presso il Tribunale di Lamezia Terme, non essendo venuto tempestivamente a conoscenza della predetta ordinanza, chiedeva di essere rimesso in termini per procedere alle notifiche. La Corte concedeva questo termine”. Con la sentenza del 6 novembre scorso la Corte di Appello di Catanzaro ha dichiarato improcedibile il reclamo. Conseguentemente, da ciò è partito il ricorso in Cassazione perché, secondo i giudici, “il codice di procedura civile non prevede la sanzione dell’improcedibilità del ricorso per il caso di omessa notifica alla controparte dell’atto e del decreto di fissazione dell’udienza entro il termine a tal fine assegnato dal giudice”.