Web Summit 2018, questo folle folle folle WWW!
7 min di letturaIn una Lisbona che cambia pelle e offre un inedito slancio verso il futuro, un Web Summit così all’ Altice Arena, non si era mai visto.
69,304 attendees
159 countries
1200+ speakers
1800+ startups
1500+ tech investors
1000+ Pitch
Avevo i miei pregiudizi legati soprattutto alla convinzione che nelle grandi operazioni di marketing di questo genere, c’è sempre qualcuno che lucra “sottilmente ma neanche troppo” sulla buona voglia della gente che sogna e che crede.
E invece..
Non ho potuto che sospendere il “pregiudizio” di fronte a questo media event propulsore democratico di networking, concreto ed efficace.
Concreto negli startuppers, negli investor angels, nei digital evagenlist, nei sognatori che a vario titolo ho incontrato e scanned e che erano coinvolti efficacemente in relazioni e scambi destinati a fare la differenza nelle loro storie personali.
E non mi riferisco agli speakers e agli ospiti altisonanti che comunque hanno il loro impatto ispirazionale e divulgativo.
Parlo dei 69,000+ partecipanti che nei 4 padiglioni+arena, hanno generato vibrazioni contagiose nelle numerose sessioni distribuite nelle aree di formazione e divulgazione: Centre Stage, Growth Summit, Panda Conf, Forum, StartUp University, Auto/Tech & Talk Robot, CryptoConf, Creatiff, ContentMakers, DeepTech, FullStk, MoneyConf, HealthConf, SaasMonster, Unboxed, SportTrade, WitProgram, StartUpWorkshop, PartnersWorkshop, Planet:tech, Pitch 1,2,3.. food, barbecues, pasteis de nata e caffè gratuito.
Ah, anche il Night Summit, perchè il networking ha bisogno di movida e di qualche buona bottiglia.
Sogna in grande, ogni giorno di più.
Paddy Cosgrave è un grande marketer e intrattenitore. E’ riuscito a fare bene ma può fare di più sia in Comunità Europea — non basta invitare Antònio Guterres — sia per gli attendees (il biglietto costa troppo).
In ogni modo..
Siri si complimenta, notificandomi 39 km di passeggiata nella mia 2-giorni di Web Summit (record con fireworks stratosferici sul mio applewatch).
Se avessi anche un’ app per contare le persone con le quali ho interagito nell’ Altice Arena, ne verrebbe fuori qualcosa da record.
Complicato davvero raccontare tutto, ma posso trasferire qualche blinks:
- Il Web Summit resterà a Lisboa fino al 2028. La cornice è favolosa, l’indotto molto interessante, speriamo si curino anche gli interessi dei lusitani.
- Tim Berners-Lee il padre del www, nella sua fresca visione del futuro, lancia _Contract for the Web. Nella voce, nei gesti, nelle pause, si è visto un uomo che sta facendo di tutto per “ridarci un www” etico e safe.
- Eric Darnell co-fondatore di BaobabStudios “Non stiamo cercando di inventare un nuovo strumento per fare storytelling; la narrazione è in circolazione da migliaia di anni, è nel nostro DNA e vogliamo attingere a ciò che abbiamo già”.
- Alexis Ohanian co-founder di Reddit consiglia bene di cercare autenticità
- Young Sohn, presidente di @ Samsung sottolinea come i dati di grandi dimensioni consentano enormi progressi nell’ IA e nell’apprendimento automatico ”In un certo senso, siamo in una tempesta perfetta”.
- Tamar Yehoshua VP product di Google si pone la questione della fiducia degli utenti (ah!) “abbiamo la responsabilità di proteggere e curare i dati delle persone”.
- Antonio Guterres Segretario delle Nazioni Unite, parla di impegno nella tutela della privacy, di Gdpr e poi di robots..E’ un uomo da palcoscenico e mi piacerebbe credergli.
- Wayve ha vinto la PITCH Competition (168 startup provenienti da 40 paesi). Quando ho sentito parlare il fondatore Alex Kandall nel primo “ Breakout Styartup” sul palco del Centre Stage, ho pensato fosse dirompente per l’approccio completamente disruptive che stavano applicando alla guida autonoma. Wayve si occupa di IA, ha sede a Cambridge in UK e il suo focus è la creazione di uno stack completo di software di guida basato sui dati che consente a un’automobile di guidarsi da sola utilizzando solo la comprensione di ciò che può vedere e non sulle mappe. Ci piace. E’ un futuro già presente e stanno entrando nel secondo round di raccolta.
- David Pemsel del Guardian a proposito di #fakenews dice che si, le platforms si sono poste tardi il problema delle fake e ora stanno correndo al riparo per mettere in priorità il giornalismo real. Tuttavia, se le piattaforme devono evolversi, la società ha la responsabilità di un cambiamento più rapido.
- Brenda Freeman di Magicleap, è una cazzuta
E tante altre suggestive sessions che mi hanno arricchito, nutrendo la mente di nuove sinapsi sull’immaginazione sul futuro.
E tra le sessions, le chiacchiere con gli startuppers. Chiacchiere de visu e di chat attraverso l’app del Summit che ha generato un networking concreto. Ricorderò per sempre qualcuno che, per tenacia o ingegno mi ha lasciato un segno:
- Jorge Felix Araluce è qui per lanciare un’ app che ha l’ambizione di cambiare il futuro del lavoro (spera!). Si chiama Sequences.me ed è un assistente A.I. per gestire le relazioni professionali o “ravvivarle”. Provare per credere.
- Christian Kosiek, con Skillsboard.io vuole supportare le aziende nella gestione dei dipendenti e in modo particolare mi dice che la sua piattaforma punta sulle competenze predittive e collaborative, puntando su inclusione e miglioramento dell’esperienza in azienda. Da provare.
- Offer Kohen il Ceo di BuzzShow.com mi racconta di un progetto molto interessante per influncers e content creators. Un network di video social su tecnologia blockchain che fa guadagnare gli utenti che creano, curano, condividono e visualizzano i contenuti video. Piacerebbe a molti bloggers che ho diretto per anni.
- Madalena Pestana è il CMO della portoghese Faniak. Si offre di darmi supporto per il mio soggiorno a Lisbona — accoglienti quasi quanto i calabresi 🙂 — e poi mi descrive la prima piattaforma AI dedicata agli artisti musicali. Dice che uno studio ha rivelato che i musicisti ricevono solo il 12% dai loro concerti e che Faniak può aiutarli ad eliminare i costi delle intermediazioni, permettendo loro di prenotare concerti ed espandere la propria base di fan. Ci sta.
- Sebastian Matkey, vuole combattere la solitudine con l’app di dating LOOVO una delle prime con un servizio di livestreaming che ambisce a cambiare il digital dating e di monetizzare in modo alternativo. Provate e ditemi.
- Jon Von Tetzchner CEO diOpera Software è un difensore della privacy e lancia la nuova generazione di browser con Opera/Vivaldi, che integra Qwant come motore di ricerca, un’integrazione che consente rispetto della privacy, protezione dei dati e neutralità. Installato!
- Lusine Mehrabyan (una donna!) al suo desk temporaneo raccontaFactmata , una piattaforma di AI capace di verificare la veridicità delle informazioni attraverso l’attivazione di community. A supporto di brands e giornalisti nella verifica delle notizie, con l’obiettivo di ridurre fake news e disinformazione. Serve.
- Paul Kouri arriva dalla Silicon Valley e con LvL5 ha l’ambizione di far diventare di massa le auto a guida autonoma, creando mappe ad alta risoluzione e usando la visione artificiale per veicoli e robot autonomi usando la visione artificiale.
- Luca Calandro è co-Founder di Saally.com la startup italiana che supporta le pmi nel processo di digitalizzazione grazie ad un consulente virtuale che le supporta nella creazione di lead attraverso le proprie pagine Facebook.
- Andrea Severino è il “sardo” fondatore di Virtuoso un’app che incentiva e premia chi sceglie di vivere uno stile di vita healthy. Andrea è al Summit con il team: tutti entusiasti dei numeri e delle connessioni dell’app lanciata a maggio e che ha collezionato già 35.000 mila download. Hanno già accordi con grossi brand e con un sistema di voucher e premi, stanno raccogliendo molto consenso. Installata!
Qui il frizzante podcast di Giulio Gaudiano | Strategia Digitale che ha intervistato Andrea. - Cibelle Dardi e Francesco Vollero sono la coppia startuppers di Vuix.io. un’interfaccia unica per la realizzazione di skills per smart speaker. Li incontro alla fine della giornata, io devo correre in aeroporto, loro sono stanchi ma carichi di entusiasmo mi parlano dei consensi e del supporto che stanno ricevendo da Berlino a Tel Aviv. Storie meravigliose di nonni, di stringhe di codice e donne fuori dagli schemi femministi.. starei per ore ad ascoltare ma c’è un una metro che devo prendere.
In bocca al lupo.
— — — E poi ci sono le chiacchiere estemporanee che lasciano il segno profondo di coincidenze generative di valori speciali..l’armeno Andrei Vucicu con la sua startup innovativa ad Hong Kong, il brasiliano Oliver Tan Oh l’ esperto di Competitive Intelligence, Pedra Regoort la money coach, l’angel investor di Porto con la figlia che studia in Bocconi, Corinna Acetoche aspetto di conoscere per 123RF.com e Anmol Narayan Soni VP communication di UNIBEES che vale la pena approfondire; e i vecchi amici come Alberto Ormeno Gomez alla ricerca di nuove contaminazioni; e gli amici di sempre come Pino Barbiera che costruisce network meta galattici.
Grazie.
Mi porto a casa tante novità e nuovi punti di vista su cose vecchie ma soprattutto una grande lezione nella sua semplicità:
la startup di cambiamento è fatta da un gruppo di persone, tra cui un visionario. Il visionario da solo resta struttura di idee; con le persone di cui si circonda — che sono cariche, che sanno sbagliare e cambiare idea — realizza l’impatto esponenziale.
Qui una IG stories del Web Summit. E di seguito qualche foto
Nota1 APP
L’app è funzionale, ok si forse è andata in crash un paio di volte (Francesco docet) ma ha permesso a migliaia di persone di connettersi facilmente, di costruirsi un’agenda senza lo sbattimento della sincronizzazione e di ricevere notifiche in tempo reale su quello che accadeva nelle varie sessione ma anche info di servizio e di sicurezza.
Nota2 Spostamenti in città
Per una più agile convivenza dei Summiters con i lusitani, chiederei al sindaco Fernando Medina di aumentare le corse dei mezzi di superficie e della metro durante la settimana del Summit.
Nota3 Gli incontri casuali di calabresi
E in tutto questo bailamme linguistico, sento qualcuno che parla esattamente nicastrese: “francè cca c’è lu mundu”. Non ho resistito e piacevole è stato parlare un anglocalabrolusitano.
See you next year!
Grazia De Sensi