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Lamezia. Panedigrano: la giunta Mascaro sarà giudicata dal suo operato

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Panedigrano: insensato attuare il Piano Strutturale Comunale

Sarà lecito essere fuori dal coro?

Comunicato Stampa

Questa volta al redivivo Sindaco Mascaro è riuscito il maquillage. E con una spessa coltre di rimmel tesa a coprire le rughe profonde e amare stampate sui visi di quei tanti personaggi politici o con ben precisi referenti politici che si sono camuffati nelle sue liste “civiche” o che lo hanno sostenuto da dietro le quinte, ha messo su una Giunta di belle presenze; una specie di Alleanza per Lamezia 2.0 senza l’odiata Lo Moro.

Ovvero, un bel tappeto da stendere sotto i piedi del Prefetto Ferrandino nel disperato tentativo di usarlo per far capire di voler cambiare registro e, soprattutto, per nascondervi sotto l’ingombrante polvere di quei fatti e di quegli scontri gravi verificatisi durante la passata kermesse elettorale, in cui lui e il centrodestra ufficiale si sono vicendevolmente e ripetutamente rinfacciati di avere liste inquinate. E con lo scopo recondito del redivivo Paoletto Mascaro di usare alcuni di questi assessori come surrogati di certi dirigenti generali che allo stato mancano nell’organico comunale.

Si tratta di assessori che vantano quasi tutti ottime esperienze nelle rispettive professioni e la stima di chi li conosce. Tante vicende passate hanno però dimostrato che tali qualità sono sì indispensabili, ma non bastano a costruire una Giunta che sia complessivamente all’altezza delle sfide che attendono la città, che sappia affrontare la crisi che attanaglia il Comune, che riesca a respingere i ricorrenti tentativi di corruzione o infiltrazione mafiosa nell’amministrazione cittadina.

Chi ha a cuore gli interessi della città non può e non deve mai fare aperture di credito a prescindere. Si proporranno subito scelte strategiche importanti e dirimenti per capire quali interessi e quali categorie sociali staranno a cuore di questa nuova amministrazione Mascaro.

Solo per fare alcuni esempi, come saranno indirizzate le spese sociali, quelle culturali e quelle a difesa dell’ambiente e quale sarà il loro budget nel disastrato bilancio comunale? Quando sarà risolto e come il problema del campo rom di Scordovillo, che a sentire Mascaro doveva già essere risolto entro un anno dal suo primo insediamento? Quale sarà la filosofia del Piano Strutturale Comunale che Mascaro durante la campagna elettorale poneva al primo punto del suo operato, sarà quella iperespansiva e noncurante di possibili appetiti mafiosi nelle cosiddette manifestazioni di interessi messa in campo nel suo primo mandato o quella rispettosa delle leggi nazionali e regionali che impongono il recupero, la ricucitura, il risanamento ed il rilancio dei centri storici e delle aree urbanizzate? Quale sarà il rapporto con la dirigenza della SACAL, subalterno come quello tenuto da Mascaro mentre era sotto schiaffo della commissione di accesso che ha portato al terzo scioglimento o molto più forte e incisivo per ottenere il rilancio del nostro aeroporto?

E, quindi, è bene e doveroso che questa, come qualunque altra Giunta, aspetti di essere giudicata in base a queste ed alle tante altre scelte che ne caratterizzeranno l’operato.

Nicolino Panedigrano

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