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L’aeroporto Tito Minniti di Reggio Calabria nella bufera

3 min di lettura
Aeroporto dello Stretto: UILT Calabria vince importante battaglia contro precariato

Aeroporto dello Stretto

 Lettera Pubblica a Francesco Alfonsi Segretario Nazionale UGL TA

Comunicato Stampa

Caro Segretario

T’interpelliamo, ancora una volta, perchè serve uno dei tuoi energici interventi per dare un proseguo al futuro dell’aeroporto  Tito Minniti di Reggio Calabria.

L’ENAC, improvvisamente, ha emesso un notam che, in pratica è una condanna a morte dello scalo dello stretto.

Sostanzialmente è stata costretta ad emanare speciali condizioni e deroghe per l’Aeroporto di Reggio Calabria in quanto non rispetta alcuni requisiti stabiliti dal nuovo regolamento europeo N. 139/2014.

In sintesi le criticità:

  • la larghezza delle strip pista (fascia di sicurezza) è inferiore ai limiti della normativa
  • la pendenza della superficie di avvicinamento pista 15/33 è superiore al limite normativo (NOTAM aggiornato al 30/11/2019)
  • la distanza tra l’asse pista e l’asse della via di rullaggio del piazzale di aviazione generale è inferiore al limite della normativa
  • la geometria della piazzola di inversione in testata 33 non è conforme al regolamento
  • assenza di carte di volo per l’utilizzo della piazzola elicotteri in pista 15/33
  • strip (fascia di sicurezza) ridotta per il piazzale di aviazione generale
  • segnaletica pista 29 non conforme
  • coppia di segnaletica del punto di mira è troppo vicino al punto di contatto per gli atterraggi su pista 15 e 33
  • sistema di avvicinamento luminoso pista 15 di lunghezza ridotta
  • assenza della prima coppia di luci rosse di bordo pista 33
  • illuminazione piazzale non conforme
  • presenza della segnaletica di pista chiusa per pista 15
  • segnaletica deteriorata nei piazzali

Il discorso dell’ente di stato è il suono di un brutto campanello che non promette nulla di buono per il futuro dell’aeroporto dello stretto,la cui esistenza è estremamente importante per il sociale, per l’occupazione, per la città e il suo hinterland.

Un dialogo mai veramente  aperto sulle carenze esistente sul sedime dello scalo, mancanze che, se prese con impegno a suo tempo, non ci sarebbero oggi vecchi problemi pendenti ma sempre nuovi. Lavori e aggiustamenti la cui realizzazione era un atto da portare avanti e non lasciare allo spazio il tempo di consumare la struttura.

Ma, purtroppo,amaramente,come tante altre cose sul triangolo aeroportuale calabro, il  lassismo e la dimenticanza hanno continuato a dettare i ritmi del nulla assoluto.

Se analizziamo il triangolo aeroportuale regionale, sappiamo che è legato alla densità utenza, in particolari sacche di geografia sociale con le stesse distanze tra i tre aeroporti (Lamezia Crotone e Reggio) in via superficie.

La possibilità funzionale degli scali sono il passaporto per uno sviluppo rapido e concreto che deve utilizzare ogni attimo possibile per essere garante non solo del funzionamento ma principalmente della sicurezza sotto ogni aspetto per poter offrire, ad una utenza in crescita, il miglior prodotto possibile.

Il Tito Minniti ha una sua storia e una sua funzione, non può e non deve  essere smantellato, il farlo è una totale chiusura allo sviluppo della città e del suo hinterland, riteniamo di conseguenza che oltre ai lavori per la risistemazione e manutenzione, lo scalo debba essere trasformato con operatività in h24 e non con chiusura al traffico alle 0000, com’è attualmente; un ritardo comporta il dirottamente su altri aeroporti (Lamezia, Catania o Napoli).

Una nota per tutti coloro che si considerano dei sapienti del settore:

Gli aeroporti calabresi non sono dei giocattoli a molla a cui basta un giro di chiave per farli funzionare. 

Gianfranco Turino – Giuseppe DiCello

UGL TRASPORTO AEREO CALABRIA

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