Hi – Hello, i giovani calabresi emigrati all’estero sostengono Aiello
2 min di letturaSu social e WhatsApp gira da ore un video “virale” di giovani laureati calabresi, tra cui ricercatori, che vivono nel Nord e all’estero
Comunicato Stampa
Il filmato, intitolato “Hi Hello”, è un appello elettorale di ex studenti (e non solo) di Francesco Aiello, candidato alla presidenza della Regione Calabria per l’alleanza civica del Movimento 5 Stelle. Lo stesso Aiello, che nella sua campagna elettorale sta insistendo sulla «necessità di bloccare l’emigrazione», l’ha pubblicato sulla propria pagina Facebook con tanto di ringraziamenti.
«Siamo – scrivono ex allievi di Aiello insieme a loro colleghi – giovani in giro per il mondo, figli della Calabria, terra bella ma amara. Parliamo diverse lingue, abbiamo conseguito lauree, master o dottorati di ricerca. Ci siamo formati prevalentemente in Calabria».
«Durante la carriera accademica o professionale, molti di noi – spiegano gli autori dell’appello – hanno incontrato e conosciuto Francesco Aiello, da cui ci sentiamo rappresentati perché ha ben chiare le problematiche dell’emigrazione intellettuale dalla Calabria. In passato molti faticavano a capire anche il tipo di lavoro che svolgiamo, la natura dei nostri titoli, il valore aggiunto che avremmo potuto apportare in Calabria. Ci hanno detto tanti “no”, oppure ci hanno preso in giro e deluso. Abbiamo bisogno di un presidente giovane, preparato e che ha fatto esperienza di lavoro fuori».
«Siamo stanchi – proseguono i ragazzi di “Hi Hello” – di vederci rappresentati da persone mediocri, poco istruite e che pretendono di poter prendere delle decisioni importanti in una regione che è la periferia del mondo. In Finlandia, ad esempio, il primo ministro è una giovane donna di 34 anni. Il commissario europeo all’ambiente, ancora, è un giovane lituano di 30 anni. Entrambi con titoli di studio elevati ed esperienze professionali significative. Non possiamo affidare la nostra Regione – continuano – a persone che non riescono ad interpretare il futuro o che hanno fatto della politica il loro unico mestiere. Anche per questo vorremmo che il 26 gennaio i calabresi scegliessero Francesco Aiello».
«Il nostro sogno – sottolineano questi giovani intellettuali calabresi in giro per il mondo – è tornare in Calabria, dove abbiamo lasciato le nostre radici e il nostro cuore. Vorremo rientrare per costruire la nostra famiglia, per riappropriarci degli spazi che i magistrati come Nicola Gratteri ci stanno liberando».