Sanità. I sanitari dell’emergenza territoriale proclamano lo stato d’agitazione
3 min di letturaProclamato lo stato di agitazione dei medici facenti parte del settore emergenza sanitaria.
Di seguito nota indirizzata al Prefetto di Catanzaro, all’Ufficio commissariale al Piano di rientro, alla Direzione generale dipartimento regionale tutela della salute e alla Direzione generale dell’Asp di Catanzaro. La nota è firmata da: Francesco Masotti, per la FP Cgil medici e dirigenti Ssn della Calabria; per Fismu, il segretario generale Francesco Esposito; per Snami, il segretario regionale Giuseppe Micale, per Smi, il responsabile regionale Settore emergenza sanitaria territoriale Sinibaldo Iemboli e per Fimmg, il segretario della Provincia di Catanzaro Gennaro De Nardo. La comunicazione vale anche come richiesta di apertura della procedura conciliativa, prevista ai sensi dell’articolo 11 dell’Acn per la Medicina Generale del 21 giugno 2018.
Nota stampa: “Oggi i medici aderenti alle Oo.Ss. FP Cgil medici, Fismu, Fimmg, Smi e del Settore emergenza sanitaria proclamano lo stato di agitazione e la messa in atto di tutte le azioni previste, fino allo sciopero generale, necessarie alla risoluzione dell’attuale situazione critica, in segno di protesta nei confronti di un provvedimento abnorme nell’applicazione del proprio contratto di lavoro. I medici dell’Emergenza sanitaria territoriale 118 che operano sui mezzi di soccorso avanzato, nelle Centrali operative 118, nei Presidi territoriali di emergenza e nei Pronto soccorso ospedalieri svolgono una funzione fondamentale nella gestione dei pazienti critici a partire dal domicilio del paziente o laddove si è verificato l’evento patologico. Ancor più̀ con la riorganizzazione della rete ospedaliera il medico dell’emergenza svolge il delicato compito di dirigere il malato nell’ospedale più̀ idoneo alle proprie esigenze di salute e di coordinare l’intervento assistenziale da parte degli altri operatori del sistema dell’emergenza sanitaria. Nonostante questo l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro con provvedimento unilaterale e senza concertazione alcuna con le Oo.Ss. rappresentative della categoria, ha sospeso il pagamento dell’indennità̀ regionale di 5,50 euro per ogni ora di attività̀, prevista ai sensi e per gli effetti dell’art.29 dell’Accordo integrativo regionale (Air) per i medici convenzionati dell’emergenza sanitaria territoriale. Il Sistema di emergenza aziendale con questo provvedimento iniquo rischia un ulteriore danno. L’Asp di Catanzaro, sorda alle richieste, più̀ volte reiterate, dei medici dell’emergenza, continua nel suo percorso finalizzato esclusivamente alla penalizzazione di questo delicato Servizio. La necessità di dover garantire la sicurezza e la salvaguardia della salute dei cittadini impone che il servizio non venga compromesso dall‘assenza della figura medica e dalla riduzione delle risorse impegnate. Si portano all’attenzione generale – concludono – le ragioni della protesta nei confronti di una decisione che mette a dura prova la stabilità del Sistema sanitario dell‘Emergenza sanitaria territoriale 118 sull’intero territorio della Provincia di Catanzaro”.