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Ugl TA a D’Ippolito e Toninelli: “Aeroporto Lamezia non cresce con le parole o le solite promesse”

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LAMEZIA. Riceviamo e pubblichiamo nota stampa di Gianfranco Turino e Giuseppe Di Cello, segreteria regionale e provinciale Ugl TA destinata ai parlamentari pentastellati Pino D’Ippolito e Danilo Toninelli.

Nota stampa:

“La politica si accorge che esiste una struttura aeroportuale nel territorio lametino e, guarda caso, se ne ricorda solamente in campagna elettorale, un intervento fuori tempo e fuori luogo sciorinato dai parlamentari cinque stelle, Giuseppe Dippolito e Danilo Toninelli.

Le promesse sono sempre le stesse, quelle di un impegno che esiste come dichiarazione temporanea e niente di più; dopo, solo il nulla. Una storia vecchia e stravecchia dal pungente e sgradevole odore di muffa. Evidentemente i due pentastellati credono che i calabresi siano ancora degli  sprovveduti, disposti ad accettare tutto come oro colato,nessuno di questi personaggi però si rende conto di un collettivo  “gabbato dalla politica” a più riprese, è gente che  ascolta, per pura curiosità le loro parole, ma con triste amarezza costatando che è sempre la solita storia, con  l’essere della strada nella parte di merce da voto e niente di più.

Lo scalo aereo lametino non  progredisce con le parole di un giorno fatte da filastrocche di una favola priva del dopo, la sua funzionalità, rilancio e rivalutazione, è una strada che noi,come organismo sindacale, percorriamo da anni, denunciando i guasti, suggerendo i rimedi, disegnando e cercando  il modo di farlo andare avanti senza intoppi, difendendo non solo il lavoro e la professionalità di chi vi opera, ma anche la formula di continuità per evitare facili sbandamenti. Il triangolo aeroportuale calabro ha bisogno di certezze  e non di frasi fatte che non portano da nessuna parte e non hanno legame con la realtà.

Per gli stagionali, chi è stato portato a tempo indeterminato,  è soltanto per l’intervento dell’organismo sindacale e non certo per la politica. Il centralismo del Lamezia Terme, pone lo scalo in una invidiabile posizione di sviluppo per la facilità di collegamento sia via ferrovia che via superficie, è in pratica un caposaldo tecnico per la valutazione del turismo come mezzo collettivo d’economia. La Calabria non ha industrie, ma può sviluppare con facilità il turismo a livello industriale e popolare penetrando nella mentalità di una collocazione al futuro immediato, per farlo però serve la completa funzionalità del trasporto aereo con tecnici di settore sia a livello operativo che manageriale,  non semplici interventi dettati dal momento che lasciano il tempo che trovano, ma un impegno duraturo per una immagine nuova e vincente”.

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