Sold out per il debutto ad Amantea della compagnia teatrale lametina “Vercillo”
3 min di letturaSold out per la compagnia teatrale “G. Vercillo” di Lamezia Terme che sabato 8 febbraio, si è esibita presso il Cinema Teatro Sicoli di Amantea
I lametini, ospiti della rassegna “Teatrando” organizzata dalla compagnia teatrale “Il volo delle comete”, hanno portato in scena il loro ultimo lavoro, “E se poi è vero…?”, commedia esilarante in due atti, liberamente tratta da Peppino de Filippo, in vernacolo lametino con la regia di Raffaele Paonessa.
Due ore di puro divertimento con uno spettacolo incentrato sul tema della superstizione. Frase emblematica è “non è vero ma ci credo”, rimandando all’ignoranza dell’essere superstiziosi ma allo stesso tempo, come sottolineavano i fratelli De Filippo a non esserlo porta male.
Protagonista della commedia è la esasperata superstizione di don Vincenzo, Raffaele Paonessa, proprietario di una fabbrica di conserve. Ogni secondo della sua giornata verrà influenzato da gesti di scaramanzia che coinvolgerà tutte le persone che lo circondano, partendo da sua moglie, donna Teresa, Lidia Macrì dalla figlia, Rosina, Luisa Vaccaro e dalla cameriera Cicchina, Francesca Scarpino.
Un giorno, don Vincenzo, a causa della non riuscita di un affare, licenzia un suo impiegato, il ragioniere Malgurio, Gianluca Muraca, colpevole di essere secondo lui, uno iettatore. Lo stesso giorno si presenta nell’ufficio di don Vincenzo, un giovane gobbo, Alberto Sammaria, Giovanni Paolo d’Ippolito, per fare un colloquio di lavoro. Don Vincenzo lo assume subito convinto che la figura del gobbo sia ben augurante. In effetti, inizia ad andare tutto per il meglio, finché un giorno Alberto non rassegna le sue dimissioni, confessando a Don Vincenzo di essere innamorato della figlia. A questo punto Don Vincenzo decide di far sposare Rosina, la figlia con il gobbo Alberto, se pur preoccupato che i due possano avere figli deformi. Durante il pranzo di nozze … arriva un finale inaspettato.
Un debutto importante per la compagnia lametina che viene invitata a superare l’ansia della “prima” fuori casa, circondata però, da un pubblico che ne ha supportato la performance con applausi e sorrisi.
A fine serata, la combriccola lametina ha sottolineato gratitudine e stima per gli organizzatori, gli amici della compagnia “Il volo delle comete”, per il loro essere strumento di promozione teatrale, nonché vanto a livello regionale e non, con i loro successi sul palco quanto e soprattutto, per il loro spendersi nell’organizzare rassegne ispirate meramente ma autenticamene, al vero “teatro amatoriale.
Siamo grati per l’invito– ha sottolineato Biagio Colacino, attore – e per l’accoglienza di un pubblico accorso per noi, anche da altre province.
Il “fare teatro” rappresenta uno strumento terapeutico, un antidoto alla tristezza ed una medicina consolatoria delle tante difficoltà che la vita quotidianamente ci pone lungo il cammino.
Quando questo stato soave – ha concluso Colacino – riesce ad arrivare al nostro pubblico, lo spettacolo ha tutto un altro sapore, un mix di risate e spensieratezza.
Un applauso particolare lo voglio rivolgere a nome del gruppo, al nostro attore-scenografo, Giuseppe Persico, per la sua personale performance nei panni del tuttofare Pasquale, e per il suo aver trasformato la povertà delle materie prime, nella ricchezza di una impeccabile scenografia.