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Coronavirus. Raggiunta l’intesa tra sindacati e imprese: via al superdecreto

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Conte, apprensione per tragedia Pollino

Raggiunta l’intesa tra sindacati e imprese: dopo un lungo confronto andato avanti nella notte, anche in videoconferenza con il governo, è stato firmato il “protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”

“Sappiamo che il momento è difficile e sappiamo che i lavoratori e le lavoratrici italiane sapranno agire e contribuire, con la responsabilità che hanno sempre saputo dimostrare, nell’adeguare l’organizzazione aziendale e i ritmi produttivi per garantire la massima sicurezza possibile e la continuazione produttiva essenziale per non fermare il Paese”. Così Cgil, Cisl e Uil, dopo la firma del protocollo. “Per il bene del Paese, per la tutela della salute di lavoratrici e lavoratori. L’Italia non si ferma”. Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sul protocollo con le nuove regole sul lavoro nell’emergenza Coronavirus.

IL GOVERNO LAVORO AL NUOVO DECRETO

Stop alle scadenze fiscali di lunedì per tutti, già assicurato. E calo delle bollette allo studio, per alleviare famiglie e imprese. In arrivo anche ammortizzatori sociali, congedi speciali, sostegno alla liquidità delle imprese e nuove misure per aiutare il servizio sanitario in affanno per l’epidemia da Coronavirus. Il governo tenta di stringere e lavora a una sorta di ‘super-decreto’ che potrebbe accogliere anche i tanti suggerimenti presentati dai ministeri, che vanno dai rinvii degli appuntamenti elettorali a quelli delle scadenze dei documenti o della revisione auto.

Ancora si sta valutando, però, se condensare in un unico provvedimento tutti gli interventi o se spacchettarli in due tempi, con un primo decreto da portare in Consiglio dei ministri entro il weekend, probabilmente sabato in serata, e un secondo da varare a inizio della prossima settimana che guardi oltre l’emergenza, per arginare il rischio tracollo del Pil.

Intanto a causa del coronavirus Apple chiude tutti i suoi negozi nel mondo, a eccezione dei 42 Store in Cina che la compagnia ha riaperto ieri. Lo annuncia il Ceo Tim Cook su Twitter. “Nei nostri luoghi di lavoro e nelle nostre comunità, dobbiamo fare tutto il possibile per prevenire la diffusione del Covid-19. Apple chiuderà temporaneamente tutti i negozi al di fuori della Cina fino al 27 marzo, e si impegna a dare 15 milioni per aiutare la guarigione in tutto il mondo”. Apple in settimana aveva già chiuso gli Store italiani.

Sono 14.955 i malati di coronavirus in Italia, mentre il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 17.660. Il dato è stato fornito ieri dal commissario per l’emergenza Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione Civile. Dai dati della Protezione Civile emerge che sono 7.732 i malati in Lombardia, 2.011 in Emilia Romagna, 1.453 in Veneto, 794 in Piemonte, 698 nelle Marche, 455 in Toscana, 242 nel Lazio, 213 in Campania, 304 in Liguria, 236 in Friuli Venezia Giulia, 126 in Sicilia, 121 in Puglia, 157 in Trentino, 83 in Abruzzo, 73 in Umbria, 17 in Molise, 43 in Sardegna, 27 in Valle d’Aosta, 37 in Calabria, 123 in Alto Adige, 10 in Basilicata.