Carino (UDC) a Mascaro e Abramo: si lavori di più sulla prevenzione facendo fronte comune
3 min di letturaI due sindaci istituiscano e guidino una task force, con lo specifico scopo, nell’immediato “di poter costituire attorno ad essa un’unità di pronto intervento, in comunione con i sindaci dei comuni del circondario, capace di mettere in atto misure di salvaguardia del territorio nella lotta a COVID-19”
È l’appello che viene da Giovanni Carino, giovane lametino candidato alle ultime elezioni comunali nella lista dell’UDC.
“In questi giorni – spiega Carino– i vari amministratori si stanno prodigando, diligentemente, in ordinanze restrittive, appelli alla cittadinanza, note informative e piccoli interventi sui singoli territori. Si tratta di misure che, se da un lato risultano essere, visto i numeri, un’efficace soluzione nell’arginare il propagarsi dei focolai conosciuti, rappresentano strumenti di contrasto ma non la prevenzione del problema.”
“La totalità dei casi che oggi registriamo in Calabria – continua Carino – è stata causata dai rientri dalle persone provenienti dal Nord Italia o da cittadini da loro contagiati, e visto che le nuove disposizioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che prevedono tra l’altro il fermo delle attività dei cantieri edili, la sospensione delle attività degli uffici pubblici, delle attività artigianali e degli studi professionali, provocheranno di certo nuovo esodo composto dai tanti calabresi che lavorano in questi settori, con il conseguente sorgere di nuovi focolai, rivolgo un appello a Sergio Abramo e Paolo Mascaro, sindaci delle due città più importanti del comprensorio, affinché, in collaborazione con tutti i sindaci del comprensorio creino dei presidi fissi nei punti di accesso della provincia e, qualora vi fosse la possibilità dell’intera regione, quali stazioni, aeroporti e svincoli autostradali, al fine di censire i casi sospetti e costringerli fin da subito ad un isolamento obbligatorio evitando così il propagarsi del virus come avvenuto in passato.”
“L’invito che faccio ai due sindaci – conclude Carino – è quello di emettere delle ordinanze che completino e personalizzino secondo le esigenze del territorio, quelle emanate dal Presidente Conte e si aggiungano all’ordinanza della Presidente Jole Santelli.
Se è vero che di fatto sono stati bloccati gli accessi e le partenze dalla Calabria se non per comprovate esigenze, la storia recente ci dice che purtroppo le ordinanze hanno un’applicazione concreta che lascia a desiderare. I sindaci – invece – grazie alla conoscenza del territorio, all’ausilio della polizia locale, al contributo delle associazioni di protezione civile possono concretamente – e sul serio – bloccare gli accessi e garantire in questo difficilissimo momento la salute e la sanità pubblica”
Giovanni Carino