Crisi call center Abramo, Furgiuele: non si scherza sulla pelle dei lavoratori!
2 min di letturaCon una frequenza che definirei inquietante, oltre che irrispettosa, i lavoratori del call center Abramo sono costretti a subire le ondulazioni di un’azienda sulle cui difficoltà, e sulle cui colpe, regione e governo, ora più che mai, sono chiamati ad intervenire con concretezza
Comunicato Stampa
E ciò perché la crisi a corrente alternata del call center rischia di innescare una bomba sociale le cui conseguenze il nostro territorio non potrebbe contenere.
Sono centinaia infatti le madri e i padri di famiglia che lavorano in questa azienda.
Il paese sta attraversando un periodo difficile, nonostante ciò queste persone sono tra le categorie di lavoratori,peraltro sottopagati, che continuano a recarsi sul posto di lavoro svolgendo con diligenza il proprio dovere.
E come li si “retribuisce” alla luce del sacrificio che fanno?
Una volta annunciando urbi et orbi che potrebbero perdere il posto l’occupazione, un’altra, come nel caso di questi giorni, che probabilmente non verranno pagati nei giusti tempi, forse addirittura per niente.
Tutto ciò è inaccettabile, specie in un momento come questo nel quale datori di lavoro e istituzioni dovrebbero dare certezze alle famiglie più che togliergliele.
Chiedo, pertanto, alla presidente Santelli di intervenire con la massima urgenza insieme agli assessori e alle strutture regionali competenti per aprire istituzionalmente il caso Abramo.
Non si scherza sulla carne di centinaia di lavoratori già precari.
L’azienda, dal canto suo, sia più seria!
On. Domenico Furgiuele
(Deputato della Repubblica Italiana)