Coronavirus. M.S.I. Destra Nazionale: E noi paghiamo!
3 min di letturaCOMUNICATO STAMPA
Siamo in un momento di enorme difficoltà: economica, occupazionale,con grandi aziende come l’ILVA di Taranto, Alitalia e AerItaly alla ricerca del filo spezzato per una soluzione, con alcune banche che crollano per la gestione strana dei vertici e un invasione di costante illegalità e libertinaggio il cui seme malevole popola ormai il nostro spazio,con un virus omicida che cavalca giornalmente la nostra geografia mietendo vittime in un luttuoso bollettino di morte facendo crollare l’economia e le imprese.
La pestilenza ha dato il colpo finale in cui il conto in rosso, come sempre, alla fine di questa tragedia, sarà pagato da noi contribuenti e non da chi è saldamente aggrappato ad una poltrona a guardare l’evolversi del tempo, sentendosi al scuro da tutto e da tutti.
Nel disegno di questo infausto terzo millennio, una analisi approfondita torna d’attualità con un articolo pubblicato sull’Espresso, qualche tempo fa, sui guadagni dei parlamentari, senza differenziazione di colorazione o collocazione,per questi personaggi che noi mandiamo a rappresentarci, la ristrettezza non esiste, percepiscono emolumenti la cui consistenza è uno schiaffo alla morale e al sudore del collettivo che, giornalmente, si arrabatta per arrivare decentemente a fine mese.
Le cifre sono un lungo elenco di numeri e voci,inaccettabili. La conclusione delle analisi, riportate dall’Espresso, fanno emergere un passivo pesante,oltre misura.
CIFRE CON CUI SI POTEVANO COSTRUIRE OSPEDALI, ED ALTRI RIMESSI IN FUNZIONE’, FORNENDO ATTREZZATURE MODERNE ED EFFICIENTI E PERSONALE ALL’AVANGUARDIA. Se esiste qualcuno, con la coscienza pulita ci risponda.
Vista la situazione creata dal Coronavirus, dove nulla potrà essere come prima, e’ necessario dare una svolta alla società in cui viviamo, la RAI, quale organo pubblico di informazione di massa, deve essere il portavoce dell’utenza italiana e invece di sollecitare,soltanto il contributo economico del cittadino, per la Protezione Civile, avrebbe dovuto e potuto chiedere,ai nostri parlamentari, di lasciare una parte di quanto percepiscono mensilmente.
Alcuni si sono già,spontaneamente, dimezzato lo stipendio, ma debbono farlo tutti, non andrebbero di certo in miseria o a fare la fame. Le elargizioni ipotizzate, che vengano utilizzate nella sanità, per restituirla ad una dimensione collettiva di possibilità reali e di assistenza.
Un settore che è stato ridotto ad un lazzaretto, costretto a elemosinare posti letto ed altro. Per una strana metodologia, tipica della politica localistica, attualmente ci troviamo con una serie di ospedali chiusi, abbandonati a se stessi o utilizzati per altro,con lunghe liste d’attesa di gente in cerca di una visita,conseguentemente il ricorso alla medicina privata, il cui costo, per il singolo, non è indifferente.
E’ veramente il momento di mettere la parola fine a questo mercato del nulla che ha trasformato l’Italia in una cenerentola alla ricerca di se stessa e del suo antico splendore.
Ricordiamoci che con questo maledetto virus che impazza e prolifica a dismisura, il solo intervento economico, del cittadino, per la Protezione Civile, anche se lodevole e riguardevole, è una goccia nell’immensità in un mare in burrasca
NON BASTA, CI VUOLE ALTRO.
Gianfranco Turino
M.S.I. –Destra Nazionale