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Boccia: se avanti così non riapriamo la mobilità fra Regioni

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Francesco Boccia agli Affari Regionali

Boccia: capisco i giovani ma non possiamo annullare gli sforzi

“Non siamo sorpresi per quel è accaduto in questo fine settimana. Ma se è comprensibile e umano, dopo due mesi, uscire di casa, non dobbiamo dimenticare che siamo ancora dentro il Covid 19 e dunque chi alimenta una movida sta tradendo i sacrifici fatti da di milioni di italiani”.

Lo dice, in un’intervista alla Stampa, il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia.

“A fine settimana – spiega – il Consiglio dei ministri farà le sue valutazioni in base al numero dei contagi. E per lo ‘sblocco’ della mobilità tra Regioni, faremo le nostre valutazioni: non è detto, ma potrebbe diventare inevitabile prendere tutto il tempo che serve”. “La maggioranza dei cittadini – osserva Boccia – rispetta le regole ed è indignata per i comportamenti di poche persone. Sinora abbiamo usato il metodo del bastone e della carota: sembra aver funzionato”. E gli assistenti civici, aggiunge, saranno “migliaia di persone in strada per ricordare a tutti le regole della nostra convivenza”.

Comune Rimini, pronti a chiudere prima i locali – Quello della movida, degli assembramenti che si sono verificati nel weekend in centro storico a Rimini e soprattutto nella Vecchia pescheria “è un problema che affronteremo a brevissimo, nella prossima riunione del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza”. Lo dice all’edizione locale del Resto del Carlino Jamil Sadegholvaad, assessore alla Sicurezza del Comune di Rimini, che anticipa: tra le misure al vaglio dell’amministrazione la chiusura anticipata dei locali. “Ridurre l’affluenza di pubblico è una misura difficilmente attuabile – spiega – Crediamo che l’unica soluzione sia far chiudere anticipatamente, alla sera, i locali della zona della Vecchia pescheria”. “I problemi di assembramento di venerdì e soprattutto di sabato si sono verificati tardi, quando erano già le 22.30. La soluzione a cui abbiamo pensato è far chiudere i locali prima, intorno alle 21.30. Questo significa permettere alle cantinette di lavorare comunque qualche ora, con gli aperitivi, evitando la concentrazione di persone che si è verificata durante il fine settimana”. Un provvedimento sì drastico, aggiunge, “ma non bisogna commettere lo sbaglio di pensare che l’emergenza sia finita, che il virus non circoli più e che si possa tornare subito alla normalità”.

Rossi, in Toscana casi movida ma weekend tranquillo – In Toscana il weekend è stato “nel complesso tranquillo”, con “episodi di movida, qualche situazione di assembramento sulla costa e nelle città d’arte”, ma “i comportamenti sono generalmente appropriati, le spiagge non erano affatto affollate, mi sembra che ai cittadini ci sia poco da rimproverare”. Lo ha detto Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, intervenendo a Uno Mattina su Raiuno. “Nelle specifiche situazioni hanno fatto bene i sindaci a farsi sentire, e da quanto ho capito con l’intesa che hanno fatto col ministro Boccia metteranno in campo controlli specifici”, ha aggiunto Rossi, sottolineando che “per ora le riaperture del 4 maggio non hanno prodotto effetti valutabili, almeno a oggi, in termini di diffusione del contagio”. Tuttavia, ha osservato ancora, “quando possono le persone stanno a casa, si può vedere quanto siano vuote le autostrade anche il sabato sera. Gli stessi cittadini sembrano adottare un meccanismo di prudenza che, a volte, è più alto rispetto a certe decisioni a cui sono spinte le istituzioni sulla base di gruppi più che legittimi di pressione”.

Toti, proseguire chiusura Regioni ucciderebbe Paese – “La chiusura dei confini delle Regioni ancora a lungo è una cosa improponibile e impensabile, vuol dire uccidere il Paese e uccidere la libertà, spostarsi sul territorio nazionale è un diritto costituzionale che si può comprimere in casi di assoluta emergenza e per un periodo limitato di tempo”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti stamani a ‘Mi manda Rai Tre’ commenta l’ipotesi di un’estate senza turisti lombardi e piemontesi in Liguria a causa del coronavirus. “Speriamo che il numero dei contagi scenda, mi pare che anche in Lombardia stia scendendo, anche se è stata la Regione più colpita. – ha detto – Non credo si possano tenere chiusi i confini delle Regioni, men che meno i confini del Paese. Il turismo vale tra il 10 e il 15% del Pil nazionale, sarà già un’estate complessa, cerchiamo di non renderla peggio di quella che potrebbe essere”.

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