Lamezia. Il segretario generale del Comune querela sindacalista della Uil Fpl di Catanzaro
7 min di letturaNon si è fatta attendere molto la risposta del Dr. Pasquale Pupo, Segretario Generale del Comune del comune di Lamezia Terme dalla fine di febbraio di questo anno, alle gravi accuse mosse nei suoi confronti dalla Uil Fpl Catanzaro con una nota indirizzata nei giorni scorsi al Sindaco Mascaro, al Collegio dei Revisori dei Conti, all’Organismo indipendente di valutazione, alla Giunta Comunale, al Presidente del Consiglio Comunale, ai Consiglieri Comunali ed a tutti i Dirigenti comunali.
Nota stampa:
“Con suddetta comunicazione, il Segretario Generale della UIL FPL Catanzaro, sig. Bruno Ruberto, aveva sollevato una lunga serie di rilievi in ordine al decreto n. 14 del 2020 con il quale il Sindaco Mascaro aveva disposto la maggiorazione del 50% dell’indennità di posizione spettante al Segretario in considerazione dei numerosi incarichi aggiuntivi allo stesso, assegnati all’indomani della sua nomina alla guida del Comune di Lamezia Terme.
Va ricordato, infatti, che il Dr. Pupo, dal momento del suo insediamento e stante la grave carenza di personale dirigenziale in servizio (in dotazione organica sono presenti solo 2 dirigenti sui 7 previsti), è stato chiamato dall’Amministrazione ad assumere anche la responsabilità del Settore Vigilanza e Sicurezza Urbana, del Settore Servizi alle Persone, nonché delle Unità organizzative autonome Protezione Civile e Programmazione Strategica.
Con un linguaggio dai toni decisamente forti, nell’attaccare il richiamato decreto sindacale, la Uil Fpl Catanzaro aveva denunciato l’esistenza di “una presumibile elusione della disciplina contrattuale e legislativa”, spingendosi, poi, a muovere nei confronti del Segretario dell’Ente accuse di “delirio di onnipotenza”, condotta “arbitraria al limite del falso ideologico in atto pubblico”, “inaffidabilità”, “insolenza” e “censurabile immoralità”.
Un attacco senza precedenti alla figura di vertice dell’apparato burocratico comunale che, per l’inusitata violenza delle espressioni utilizzate, ha sollevato forti perplessità fra i destinatari della missiva, la maggior parte dei quali, ha espresso celermente, solidarietà e vicinanza al Dr. Pupo.
A distanza di pochi giorni arriva ora, chiara e decisa, la risposta del Segretario Generale del Comune.
Con una corposa relazione di ben 11 pagine trasmessa agli stessi destinatari della predetta nota sindacale, il Dr. Pupo replica alle accuse mossegli, evidenziando che “quanto sostenuto dal Segretario Generale della UIL-FPL Catanzaro, Bruno Ruberto – peraltro con toni ed espressioni francamente inaccettabili ed indegni di una così autorevole carica sindacale – risulta del tutto falso, frutto di un evidente deficit conoscitivo delle norme contrattuali e di legge disciplinanti l’istituto ed il procedimento in esame se non di malafede e scorrettezza”.
L’articolata relazione del Segretario comunale passa in rassegna tutte le censure formulate dal rappresentante sindacale e, muovendo da una rigorosa analisi della disciplina contrattuale e legislativa, le confuta una ad una, evidenziandone l’infondatezza e, in taluni casi, la clamorosa erroneità.
Il Dr. Pupo chiarisce, anzitutto, che la maggiorazione dell’indennità di posizione in contestazione non rappresenta affatto una “novità” per il Comune di Lamezia Terme: altri segretari ne hanno beneficiato, anche recentemente ed in assenza di incarichi aggiuntivi gravosi come quelli a lui conferiti.
E’ improprio, inoltre, parlare in proposito di “retroattività” del decreto sindacale, atteso che esso – come riconosce lo stesso sindacalista della Uil Fpl – non può che trovare applicazione con decorrenza dal verificarsi dei suoi presupposti applicativi, e “non è revocabile in dubbio che i gravosi incarichi aggiuntivi di che trattasi siano stati affidati allo scrivente con decreto sindacale n. 5 del 26.02.2020, vale a dire lo stesso giorno in cui è avvenuta la presa in servizio presso l’Ente”.
Destituita di fondamento anche l’accusa della mancata indicazione degli importi. Precisa, al riguardo, il Dr. Pupo che “nel decreto sono analiticamente riportati tutti i riferimenti contrattuali applicabili alla fattispecie in esame, ivi comprese le norme dei contratti collettivi che definiscono gli importi di che trattasi; per cui anche chi ha poca dimestichezza con le norme dei contratti collettivi di lavoro è in grado di risalire alla fantomatica “somma” di cui si discute, figuriamoci il titolare della segreteria provinciale di un Sindacato autorevole quale la UIL”.
Ciò detto, il Segretario dell’Ente ritiene comunque “opportuno chiarire in questa sede l’entità degli importi di cui si discute, anche onde evitare che le difficoltà che taluno incontra nella lettura delle norme contrattuali possano fornire – come è accaduto – il pretesto per fomentare polemiche inutili e infondate”
Precisa che l’importo complessivo della maggiorazione di che trattasi ammonta a complessivi euro 12.394,91 annui lordi; una cifra invero modesta se ragguagliata alla complessità organizzativa del Comune di Lamezia, al numero ed al peso degli incarichi aggiuntivi assegnatigli e al risparmio che l’Ente consegue per la mancata erogazione della retribuzione dovuta ai dirigenti sostitutivi.
Il Dr. Pupo si sofferma, infine, sulla principale delle contestazioni mosse nei confronti del decreto sindacale in esame e in base alla quale l’esponente sindacale UIL si era addirittura spinto a tacciare l’alto dirigente comunale di “delirio di onnipotenza”.
Va ricordato che il responsabile della Uil Fpl provinciale, infatti, aveva aspramente contestato l’inserimento nella tabella di valutazione allegata al decreto – ed in base alla quale era stata decisa la percentuale della maggiorazione – del fattore di valutazione “complessità e rilevanza dell’attività rogatoria”, al quale era stato “attribuito il peso 10”.
Secondo l’esponente sindacale con tale previsione il Segretario comunale avrebbe posto in essere un’azione “arbitraria, al limite del falso ideologico in atto pubblico”, avendo fatto figurare nella tabella di valutazione una attività che egli aveva in precedenza comunicato di non poter temporaneamente espletare proprio in considerazione dell’enorme carico di lavoro derivante dallo svolgimento dei richiamati incarichi aggiuntivi e “fino a quando non sarà superato l’attuale stato di difficoltà organizzativa che vive l’Ente”.
Netta e senza sconti è al riguardo la risposta del Segretario Generale del Comune.
Spiega, l’alto dirigente comunale, che la tabella di valutazione allegata al decreto sindacale “riproduce fedelmente tutti i fattori di valutazione (condizioni oggettive e soggettive) riportati nell’ “Allegato A” del Contratto Integrativo di livello nazione dei Segretari comunali e provinciali del 22 dicembre 2003, il quale regolamenta presupposti e modalità per il riconoscimento della maggiorazione dell’indennità di posizione dei Segretari comunali e provinciali”.
In altri termini, nella tabella allegata al decreto sono “sono state correttamente contemplate e sottoposte a ponderazione tutte le condizioni oggettive e soggettive previste in astratto dalla normativa nazionale”. E quindi anche quella relativa all’attività rogatoria, a cui è stato assegnato un punteggio di 10 punti. Questa, infatti, sostiene il Dr. Pupo, è “riconducibile al nucleo tipico dei compiti assegnati alla figura del Segretario comunale, è stata di regola esplicata presso il Comune di Lamezia, e tornerà auspicabilmente ad esserlo una volta cessato quello “stato di difficoltà organizzativa che vive l’Ente”” in precedenza segnalato dallo stesso dirigente comunale. Dalla pesatura di tutte dette condizioni oggettive e soggettive è scaturita una valutazione complessiva di punti 116, (comprensiva dei 10 punti assegnati alla condizione soggettiva, legata allo svolgimento dell’attività rogatoria)
Senonché, chiarisce il Dr. Pupo, non senza una punta di sarcasmo, “in sede di effettiva valutazione del peso complessivo scaturente da siffatto sistema di valutazione, nel decreto sindacale n. 14 del 05.06.2020 oggetto di contestazione (cf. penultimo capoverso di pag. 2), si è invece dato conto del fatto che il punteggio finale assegnato risultava pari a punti 106.
Entità, questa, che – anche mediante l’opportuno ricorso ad un pallottoliere – è agevole comprendere derivi dalla sottrazione dalla valutazione complessiva di tutte le condizioni oggettive e soggettive in astratto riconducibili alla posizione del segretario generale (pari a punti n. 116) del valore dei 10 punti assegnati al sopra detto fattore della “complessità e rilevanza dell’attività rogatoria” (per i più duri di comprendonio: 116 – 10 = 106)”.
Per il Segretario Generale del Comune, quindi, “Cade, così, miseramente, anche l’argomento principale su cui il Segretario Generale della UIL-FPL Catanzaro ha impiantato questa surreale, inusitata, infondata, vergognosa e violenta forma di contestazione dell’operato del Sindaco e – attraverso questo – dello scrivente, sottoposto ad un infamante dileggio mediatico sulla base di deliranti e scomposte elucubrazioni pseudo giuridiche”.
A conclusione di un così complesso ma stringente percorso argomentativo, il Segretario Pupo evidenzia come la missiva prodotta dal rappresentante della Uil Fpl provinciale, oltre ad essere inviata ai sopradetti destinatari, “abbia trovato ampia diffusione presso testate giornalistiche on line e sia stata capillarmente diffusa anche mediante invio dei relativi link tramite le più diffuse app di messaggistica, approdando finanche su chat professionali di segretari comunali a dimensione nazionale. In altri termini, nel giro di poche ore – denuncia ancora il Dr. Pupo – con una efficacia ed una accuratezza degne di miglior causa, è stato sferrato nei confronti dello scrivente un devastante e spregevole attacco mediatico, fondato – come si è visto – su assunti falsi e sulla maldestra manipolazione della disciplina contrattuale nonché dei dati contenuti nel decreto sindacale in questione”.
Pertanto, a fronte dei gravi danni che da tale improvvida azione sindacale sono derivati a carico della sua dignità personale e professionale, oltre che della palese infondatezza delle accuse mosse dal rappresentante sindacale, l’alto dirigente comunale comunica anche di aver conferito mandato ai suoi legali in vista della presentazione di una formale denuncia-querela innanzi all’Autorità giudiziaria competente nei confronti del Segretario provinciale della Uil- Fpl. La vicenda nata dall’incauta iniziativa promossa dal responsabile provinciale della UIL FPL sembra dunque destinata ad avere un epilogo giudiziario”.