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‘Na fhìmmina e ‘na sumèra fhìciru na fhera

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‘Na fhìmmina e ‘na sumèra fhìciru na fhera

Una donna e un’asina produssero una fiera per evidenziare la proverbiale loquacità e verbosità di certe donne

Tale proverbio è concettualmente identico a quell’adagio latino di tono esclamativo «tres feminae et tres anseres sunt nundinae!», ovvero «tre donne e tre oche fanno un mercato!»; solo che, in questo, anziché una, le tipe sono tre e, al posto dell’animale da soma, vi sono tre oche, con le conseguenze che sono facilmente immaginabili.

Il detto, però, che sull’argomento, rimane insuperato e che dà addirittura l’immagine onomastica di una triade ciarlante, è il prov. adespoto di origine medievale, «quando conveniunt Ludmilla, Sybilla, Camilla miscent sermones et ab hoc et ab illa», «quando capitano insieme Ludmilla, Sibilla e Camilla fanno una confusione di discorsi e da questo e da questa e da quella»: praticamente, detto in soldoni, vuotano completamente il sacco senza risparmiare alcuno, questo è il significato!

Ora, per stornare caratteri misogini dalle nostre massime paremiologiche, provo solo ad immaginare delle attenuanti, anche perché, e non lo nascondo, amo le donne che difendono le loro ragioni (sempre, aggiungo!). «L’ùamini sunu fhinti e traditùri, / hanu ‘n’anima sula e cìantu cori»: due endecasillabi assonanti a giustificazione del loro scilinguagnolo: «gli uomini sono falsi e traditori, hanno un’anima sola e cento cuori»: vale a dire, pur avendo una sola anima, essi non esitano a dare il loro cuore e a giurare fedeltà, contemporaneamente a cento donne.

Da qui Beautiful insieme a tutte le scene amatoriali di Casa Italia (e non solo): Ciak, azione, allora! Ed è pronta «‘a parrasìa»…

Prof. Francesco Polopoli

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