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Lamezia. Sanità, impegnative urgenti: le prenotazioni tra un anno!

2 min di lettura
corsia ospedale

Una nostra lettrice ci racconta la sua scoraggiante esperienza nei meandri della sanità lametina. In pratica, l’ennesimo caso che evidenzia la mancanza di organizzazione nella gestione delle prenotazioni per l’Asp di Catanzaro

Di seguito il racconto della nostra lettrice: “L’idea che si debba prenotare una visita medica in giornate prossime al mese di agosto, pare già di per sé impossibile, nonostante si tratti di una prescrizione medica con urgenza. E’ quello che capita continuamente a chi ogni giorno deve affrontare l’insormontabile muro delle prenotazioni, sia che avvengano tramite Cup telefonico, sia in presenza negli uffici ospedalieri e in farmacia, oppure col sistema di prenotazione disponibile online.

Un ritornello che ormai siamo abituati a dare per scontato, ma ricordiamoci che le malattie non vanno in vacanza ma, soprattutto non possono essere rinviate con tempistiche così esageratamente lunghe.

E’ il caso delle prenotazioni per una normale visita oculistica con urgenza annessa e motivazione più che plausibili; dal centralino dicono di non avere a disposizione l’agenda dell’ospedale Pugliese di Catanzaro, nessuna disponibilità per l’ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia, mentre un bagliore di speranza si apre per il campus universitario di Germaneto, ma la prima data utile ricade nel mese di giugno del 2021!

Che il sistema di prenotazione fosse ampiamente saturo era chiaro già prima dell’emergenza sanitaria in corso ma, pare che, la pandemia abbia ancora di più ingolfato il sistema di erogazione delle prestazioni mediche in Calabria e nel territorio dell’Asp catanzarese.

Lo stesso non si può dire per le visite a pagamento, sempre lì pronte e disponibili a prosciugare i conti dei malati che non hanno altre alternative che pagare! Se da una parte siamo consapevoli che i malanni non conoscono stagioni e non possono aspettare, dall’altra maturiamo sempre più la consapevolezza che ammalarsi è un lusso per pochi”.  F.V.

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