Liste Cristiano: ordinanza Tar Calabria, tanto rumore per nulla
3 min di letturaTanto rumore per nulla, possiamo dire, una perdita di tempo, per tutti, per chi investe tempo e risorse e per i cittadini lametini che vorrebbero che si mettesse la parola fine a questa vicenda, veramente paradossale, che ci vede in forte contrapposizione, insieme al M5S, ad un ente astratto, l’Amministrazione Comunale
Comunicato Stampa
Il tutto per il semplice motivo di aver chiesto di far luce su una vicenda che, ribadiamo, aldilà dei futuri responsi, per quanto ci riguarda dal punto di vista politico ha già una chiara e precisa connotazione. Nei giorni successivi al 10 novembre 2019 si è manifestato il tentativo maldestro di alterare attraverso presunti brogli elettorali, la composizione del Consiglio Comunale al fine di “far fuori” il nostro gruppo politico, che rappresenta una fetta di popolazione riassunta in un range che va dal 5% al 9% del corpo elettorale.
Questi sono i nostri numeri reali, senza nessuna velleità di guidare la città ma, oggi, possiamo tranquillamente affermare che una gran fetta di popolazione è stata privata della rappresentanza istituzionale, un deficit democratico, un’onta che mani nessuno potrà colmare. E, vista la condizione disastrosa in cui versa la città, ancora di più oggi, si sta manifestando come un ulteriore danno in termini di rappresentanza, una mancanza di quel valore aggiunto in termini di idee e progettualità di cui la comunità ha bisogno.
Con apposita ordinanza Tar Calabria ha disposto la prosecuzione dei lavori, in linea, anche con le memorie dell’Avv.Armando Chirumbolo, che aveva puntualmente chiarito, che la metologia consona al fine della verifica dovesse essere stabilita dalla Prefettura di Catanzaro. La verifica proseguirà, dunque, sulle schede in tutti i casi in cui ci siano delle incongruenze denunciate nei ricorsi e riscontrate nei verbali, riaffermando il principio per cui la “verità” del risultato elettorale, in presenza di discrasie tra i verbali, deve essere accertata attraverso l’apertura dei plichi contenenti le schede elettorali, un interpretazione autentica, mentre il Comune di Lamezia Terme, tramite il legale dell’ente, spingeva per la non riapertura delle schede elettoralia prescindere.
Insomma nulla è cambiato rispetto al programma stabilito della Prefettura che aveva già stilato un calendario di lavoro e chiarito che in almeno 20 sezioni delle 48 ammesse a verifica, si dovrà procedere all’apertura totale dei plichi con un nuovo scrutinio stante l’impossibilità di sanare le discrasie rilevate tra i vari verbali, se non attraverso un corretta verifica delle schede, ancora oggi non si comprende la totale ostilità,da parte di un ente che rappresenta i cittadini quale è un Comune, oggi fortunatamente rigettata al mittente dal Tar Calabria, alla verifica delle schede elettorali circa una competizione elettorale, per advinere alla verità, dove sono state già cerficiate da un Tribunale, gravi anomalie e discrasie.
A tal proposito le parti sono state convocare per giorno 5 agosto presso la Prefettura di Catanzaro per la ripresa dei lavori di verifica.
Movimento politico M.T.L.
(liste La Svolta – Nuova Lamezia)