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Contagi e nodo aule, incognita sulla riapertura scuole

2 min di lettura
La ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina in visita all'Istituto Comprensivo Riccardo Massa a Milano

Per ora il Ministero conferma la data del 14 settembre. Il 19 agosto riunione del Cts

Se l’aumento del numero dei contagi non si arresterà la riapertura delle scuole italiane a settembre potrebbe essere compromessa.

Lo dicono gli esperti che invocano in queste ore la responsabilità di tutti, a partire proprio dai ragazzi, e il rispetto massimo delle regole per evitare un riavvio dell’anno scolastico senza alunni nelle classi. Una voce in questo senso è arrivata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il direttore aggiunto Ranieri Guerra paventa il pericolo di arrivare al 14 settembre “con un numero di casi che renderebbero la riapertura pericolosissima”.

Dal Lazio l’assessore alla Salute Alessio D’Amato avverte: “Siamo tornati ai livelli di maggio, se continua così si rischia di pregiudicare l’apertura delle scuole in sicurezza”.

Intanto il 19 agosto la riunione del Cts si occuperà proprio della riapertura delle scuole. Il Comitato Tecnico Scientifico, secondo quanto già trapelato, ribadirà che non si deroga all’obbligo del distanziamento fisico di un metro tra gli alunni in classe.

Nel caso fosse impossibile garantire il metro di distanza gli studenti dovranno indossare la mascherina chirurgica e ci dovrà essere un’adeguata areazione. La deroga sarà comunque consentita per un periodo limitato di tempo – continuano a ribadire i consulenti del governo per l’emergenza sanitaria – e nel frattempo dovranno essere adottate il prima possibile soluzioni per garantire il distanziamento prescritto.

I banchi monoposto saranno comunque in molti casi la soluzione.

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