L’UE stanzia 4 milioni di euro per progetto su plasma iperimmune
3 min di letturaLa Commissione ha dato il via ufficiale al progetto sul plasma da convalescente Covid-19
Tra gli obiettivi la creazione di linee guida per l’utilizzo della terapia con il CCP per fronteggiare non solo l’attuale pandemia, ma anche eventuali crisi future.
Parte ufficialmente SUPPORT-E, (SUPPORTing high-quality evaluation of COVID-19 convalescent plasma throughout Europe) il progetto europeo che si pone come obiettivi una valutazione, basata su evidenze scientifiche, delle terapie a base di plasma da Convalescente COVID-19 (CCP) e il raggiungimento di una armonizzazione fra tutti gli Stati Membri sull’utilizzo clinico più appropriato, anche attraverso l’uso del database europeo sul CCP di recente costruzione.
Nei giorni scorsi la Direzione Generale Research and Innovation della Commissione Europea e i coordinatori dell’EBA (European Blood Alliance), l’associazione che riunisce i centri sangue dei paesi dell’Unione Europea e dell’Associazione Europea per il Libero Scambio, hanno firmato il Grant Agreement che finanzia il progetto per 4 milioni di euro.
“È essenziale per i pazienti, per i professionisti del settore salute e per i donatori di sangue ed emocomponenti (compreso il plasma) che il potenziale terapeutico del CCP venga studiato e analizzato a livello europeo e con il sostegno della Commissione, in modo da unire risorse e competenze e assicurare così la sicurezza e la qualità del prodotto sangue”, ha commentato il professor Pierre Tiberghien, presidente dell’EBA e leader di SUPPORT-E.
Al termine del progetto, il consorzio produrrà delle raccomandazioni che saranno applicabili in tutta Europa nel corso dell’attuale pandemia e in eventuali crisi future. Il progetto, che per l’Italia vede impegnati il Centro Nazionale Sangue a cui è stato affidato il Work Package della comunicazione, la Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia e l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST) di Mantova, verrà finanziato grazie al programma di ricerca europeo Horizon 2020 e durerà 24 mesi. Al momento il team di SUPPORT-E ha già realizzato un Rapporto aggiornato su tutti i trial clinici in corso o che inizieranno prossimamente nell’Unione Europea e in tutto il mondo, e delle linee guida preliminari sui criteri di valutazione per i trial clinici. Questi documenti saranno la base che permetterà di raggiungere gli altri ambiziosi obiettivi del progetto.
“Sul plasma iperimmune abbiamo già tante idee, speranze e impressioni ma non abbiamo ancora certezze scientifiche. Il progetto SUPPORT-E, che è ufficialmente partito, rappresenta uno sforzo importante e necessario, sia per l’Europa che per l’Italia, teso alla valutazione del vero potenziale di questo tipo di terapia”, ha commentato Vincenzo De Angelis, direttore del Centro Nazionale Sangue.
“Con la firma del Grant Agreement, il progetto SUPPORT-E è finalmente entrato nella fase operativa. L’EU sarà così in prima linea nel supporto agli studi sull’efficacia e sicurezza del plasma convalescente”, ha aggiunto Massimo Franchini, Direttore del Servizio Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’Ospedale Carlo Poma di Mantova.
“Il progetto SUPPORT-E fortemente voluto dalla comunità europea, conclusa la sua prima fase entra nel vivo e si appresta a tracciare le linee guida per L’UE per un uso corretto, efficace e sicuro del plasma iperimmune nella cura dei pazienti colpiti dal Covid-19″, ha concluso Cesare Perotti, direttore del Servizio Immunoematologia e Medicina Trasfusionale del San Matteo di Pavia.