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Federcontribuenti: Enasarco sull’orlo di una crisi di nervi?

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federcontribuenti

La commissione parlamentare per il controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza chiede e ottiene dalla Enasarco una nota informativa sull’attività della stessa

Comunicato Stampa

Nella premessa, fuori contesto, la Enasarco informa la commissione che ha dato mandato ai propri legali per una sfilza di esposti, querele e denunce contro Federcontribuenti: ”se siamo colpevoli di aver rappresentato in sede istituzionale – e presso la procura di Roma – i diritti negati agli ex agenti di commercio lo stabilirà la magistratura. Se la stessa Fondazione si muove in forza della Legge perché questa crisi isterica?”. Possibile che hanno tutti torto tranne la Enasarco? Uno dei tanti commenti: ” La gestione Enasarco è assurda. Ho versato dal 1980 al 2010. Nel 2015 mi è stato inviato un prospetto che mi riconosceva una pensione lorda di € 637,00. Poco tempo fa mi sono rifatto fare i conti e ora risulta una pensione lorda di € 223,00. Ma come è possibile se i versamenti precedenti non sono cambiati?”. Le prestazioni per inabilità/invalidità e buona parte dei beneficiari corrispondono in media ad una rata di pensione mensile prossima a € 500.

L’importo medio annuo per la pensione di reversibilità è di 5 mila euro, tuttavia l’assegno percepito dai due terzi delle vedove è di circa € 2.700. I trattamenti pensionistici erogati dalla Fondazione al 31 dicembre 2018 sono stati 128.711 per una spesa complessiva di circa € 987 milioni al lordo dei recuperi per decesso.

Nella nota informativa inviata da Enasarco alla commissione parlamentare leggiamo: ”l’ipotesi prospettata alla Commissione – dalla Federcontribuenti – circa la possibilità di trattamenti pensionistici a favore degli ex agenti silenti, anche solo limitata a quelli con versamenti superiori a cinque anni, determinerebbe un incremento immediato di circa 56.256 prestazioni pensionistiche”.

Secondo Enasarco ”negli anni dal 2032 al 2057 i flussi contributivi in entrata non saranno sufficienti per pagare le prestazioni pensionistiche ”.

Federcontribuenti.

”Enasarco, indirettamente, non dice alla commissione che i silenti non hanno diritto alla pensione, dice che non ha sufficienti risorse economiche per erogargli un minimo mensile ed è proprio sulla gestione patrimoniale che abbiamo acceso un focus. La domanda resta la stessa: è giusto obbligare gli agenti di commercio alla doppia contribuzione quando non si ha la certezza di potergli garantire una pensione? Perché l’INPS è chiamata ad erogare un minimo mensile anche a chi non ha mai versato un solo contributo a danno di chi ne ha versati anche per 40 anni? Tra le tanti testimonianze e richieste di aiuto pervenute alla Federcontribuenti la maggiorparte dei silenti ha versato più di 10 anni senza vedersi riconosciuto un solo euro! Se Enasarco precisa alla commissione parlamentare che non è in grado economicamente di erogare un contributo pensionistico a coloro che ne avrebbero diritto forse è il caso di sciogliere l’Ente e dare la gestione all’INPS svincolando gli agenti di commercio dall’obbligo della doppia contribuzione! Oppure si elimini l’obbligo della doppia contribuzione e si lasci libertà alla categoria se iscriversi all’INPS o all’Enasarco!

Un primo commento giunto alla Federcontribuenti:

”Preg.mo Dott Marco Paccagnella, ho saputo stamani della denuncia depositata da Enasarco contro la Sua Persona. Sono in questa istanza a ribadirLe un sentito ringraziamento per tutto ciò che ha fatto e sta facendo per noi agenti di commercio e consulenti finanziari.

Specialmente nell’ultimo anno anche grazie alla attività dei Suoi validi collaboratori come Mimmo Lucaselli e Stefano Ticozzelli nonchè tutti di Federcontribuenti avete raggiunto traguardi mai auspicati da nessuno, nemmeno con il pensiero. Siete stati capaci di dare voce e dignità a centinaia di migliaia di persone specialmente a livello istituzionale”.

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