Covid, Rt sopra uno. Iss: “Rischio rapido peggioramento”
3 min di letturaUn rilassamento delle misure, in particolare per eventi e iniziative a rischio aggregazione in luoghi pubblici e privati, e dei comportamenti individuali, anche legati a momenti di aggregazione estemporanei, rende concreto il rischio di un rapido peggioramento epidemico di Covid-19 in Italia
E’ il monito lanciato da Istituto superiore di sanità (Iss) e ministero della Salute, nel report relativo al periodo 21-27 settembre, con dati aggiornati al giorno 29.
“La trasmissione locale del virus, diffusa su tutto il territorio nazionale – spiegano gli esperti – provoca focolai anche di dimensioni rilevanti soprattutto nell’ambito domiciliare. Rimane fondamentale – ribadiscono Iss e ministero – mantenere una elevata consapevolezza della popolazione generale circa il peggioramento della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali lavaggio delle mani, l’uso delle mascherine e il distanziamento fisico”.
“La situazione descritta in questo report – analizzano ancora gli esperti – evidenzia importanti segnali di allerta legati ad un aumento della trasmissione locale. Al momento i dati confermano l’opportunità delle ulteriori misure di prevenzione e controllo adottate dalle Regioni/Province autonome, e invitano – si ripete anche questa settimana – ad essere pronti all’attivazione di ulteriori interventi in caso di peggioramento”.
LA DIFFUSIONE– Il virus Sars-CoV-2 “oggi circola in tutto il Paese. Si conferma un aumento nei nuovi casi segnalati in Italia per la nona settimana consecutiva, con un’incidenza cumulativa di 34,2 casi per 100mila abitanti nel periodo 14-27 settembre, contro 31,4/100mila abitanti nel periodo 7-20 settembre. Questa settimana si osserva un lieve aumento dell’età mediana dei casi (42 anni vs 41 la settimana precedente)“. “Sono 8 le Regioni/Province autonome che hanno riportato un aumento nel numero di casi diagnosticati rispetto alla settimana precedente – proseguono gli esperti – Questa settimana continua a scendere la percentuale dei nuovi casi importati dall’estero (5,7% vs 8% la scorsa settimana) e da altra Regione/Pa (1,7% vs 3,3%). Si mantiene invece stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso attività di tracciamento dei contatti (35,8% dei nuovi casi) e si osserva un lieve aumento della percentuale dei casi rilevati attraverso attività di screening (28,2% vs 27,6% la settimana precedente). Il 29,6% dei casi è stato identificato attraverso la comparsa di sintomi e nel 6,5% non è stato riportato l’accertamento diagnostico”.