Fondi POR. Le sigle sindacali chiedono che non vengano rimodulati in maniera unilaterale
3 min di letturaAl Consiglio regionale, che torna a riunirsi domani per quella che dovrebbe essere la seduta di congedo prima delle nuove elezioni, chiediamo di tenere in ferma considerazione la necessità di non impegnare la giunta nella rivisitazione della scelta di rimodulare i fondi europei, quelli già spendibili della programmazione 2014/2020, in maniera unilaterale
Comunicato Stampa
Il Consiglio regionale è auspicabile che nel rimodulare il Por in maniera corretta tenga in forte considerazione, i campanelli di allarme sociale provenienti dal territorio.
In questa fase estremamente delicata per la Calabrese è necessaria la massima condivisione e partecipazione ai provvedimenti delle forze di maggioranza e opposizione in seno al Consiglio regionale, che devono confrontarsi con gli attori sociali e prodottivi.
Questa azione, lo ricordiamo ancora una volta, è corretta solo se passa dal confronto con gli attori del partenariato. E questo non perché lo sosteniamo noi, nella nostra azione non abbiamo mai peccato di presunzione, ma perché lo suggerisce vivamente la Commissione europea.
La politica regionale non può fare finta di niente. La crisi economica e sociale della Calabria, accentuata dalle ricadute nefaste dell’emergenza Coronavirus, è drammatica.
Questo è sotto gli occhi di tutti e le piazze, che in qualche occasione hanno fatto da sfondo alla rabbia della gente, lo stanno evidenziando.
La tensione sociale è ormai alle stelle, il rischio che questa possa sfociare nella violenza non è un fatto trascurabile.
Anche per questo sarebbe opportunamente auspicale che la rimodulazione del Programma operativo regionale 2014/2020 passasse attraverso il confronto e, soprattutto, che le decisioni da mettere in campo siano indirizzate a placare i tanti, troppi, disagi economici e sociali di cui la nostra terra soffre da diverso tempo.
Questo atto assume un’importanza determinante in questa delicata fase storica e, anche per questo ma non solo per questo, non può essere fatta a cuor leggero, oggi più di ieri non può essere avallata senza il confronto con le parti sociali.
La politica regionale, infine, torni ad essere protagonista del destino dei propri concittadini e chieda al Governo di mettere in campo, in tempi rapidissimi, strumenti straordinari e ulteriori investimenti per dare risposte al mondo del lavoro, produttivo ed economico della Calabria per evitare che la crisi sociale possa dilagare, elevando la tensione a livelli di rischio, e non consentire alla criminalità organizzata di sfruttare questa fase delicata per il proprio misero tornaconto.
Angelo Sposato Tonino Russo Santo Biondo
Segretario generale Segretario generale Segretario generale
Cgil Calabria Cisl Calabria Uil Calabria