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Italia. Emergenza Covid: sempre più probabile il lockdown di Natale

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Italia. Emergenza Covid: il governo Conte starebbe pensando ad un lockdown totale nei giorni delle feste: Natale, Santo Stefano e Capodanno.

In Italia si continuano a sfiorare i 500 morti al giorno per il Covid e il governo deve decidere se e come stringere ancora le maglie nelle festività natalizie, specie per rendere impossibili gli assembramenti da shopping che si sono visti in tutte le grandi città, cercando di allontanare lo spettro della terza ondata a gennaio. Una decisione arriverà entro 48 ore, questa sera o domani, con un’interlocuzione in corso con il Comitato tecnico scientifico (Cts), che ha fatto trapelare la necessità di misure più rigorose.

L’ipotesi è quella di una zona rossa nazionale nei giorni festivi e prefestivi – un lockdown di fatto -, dalla vigilia a Santo Stefano, da San Silvestro a Capodanno, solo con i servizi essenziali aperti. Oppure quella – più probabile – di una sorta di grande zona arancione, con i negozi aperti e i ristoranti chiusi. E con il coprifuoco anticipato alle 18 o alle 20. “Stiamo ragionando sulle due settimane delle vacanze di Natale – dice il ministro della Salute Roberto Speranza -, spero che in tempi brevi si possano prendere ulteriori misure per scongiurare un’ipotetica terza ondata”.

“Dobbiamo essere più rigorosi durante le festività”, gli fa eco il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia. “In Italia la curva dei contagi è in fase calante, mentre in Germania sta salendo”, osserva; il che porta a escludere un lockdown nazionale di settimane sull’esempio tedesco. Ma la stretta ci sarà, con l’unica deroga forse degli spostamenti tra piccoli Comuni entro un certo numero di chilometri.

I dati dei contagi

In Italia l’indice di contagiosità del virus SarsCoV2 torna a salire a 0,89 e, sebbene i 12.030 casi registrati dal ministero della Salute nelle ultime 24 ore indichino un calo, la situazione epidemiologica nel nostro Paese è indubbiamente difficile. I 491 decessi in più rispetto a ieri hanno spinto il totale delle morti oltre la soglia di 65.000, con 65.011.

Un’analisi dell’andamento della mortalità fatta dal ministero della Salute indica inoltre che, dopo il calo delle settimane precedenti, dal 25 novembre al primo dicembre la mortalità da Covid in Italia rimane stabile o in lieve aumento nelle città del Nord. Non induce all’ottimismo la situazione stazionaria degli ingressi nelle unità di terapia intensiva, né il rapporto fra casi positivi con 103.584 tamponi eseguiti, risalito all’11,6%. Per il ministro della Salute, Roberto Speranza, “sono numeri ancora molto significativi.

E’ vero che nelle ultime settimane c’è stata una lieve flessione per le misure adottate, ma la battaglia non è vinta e ci vuole ancora tantissima cautela. Ci vuole poco a tornare indietro e vanificare gli sforzi delle ultime settimane”. La guardia resta alta anche a livello internazionale, dopo l’annuncio in Gran Bretagna dell’identificazione di una nuova variante del virus SarsCoV2.

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