Molinaro (Lega): riparte da Squillace l’aggressione al territorio con le pale eoliche
2 min di letturaIl regime autorizzatorio deve essere più stringente
Comunicato stampa
“Via col vento verrebbe da dire: i palazzinari dell’energia eolica sono sempre in agguato! L’ultimo esempio è un insediamento tra i comuni di Squillace e Borgia. Uno dei “luoghi del cuore” potremmo dire con vestigia storiche, culturali, ambientali e paesaggistiche che dovranno fare i conti con questi impianti con pale che arrivano fino a 200 metri di altezza – dichiara il Consigliere regionale Pietro Molinaro – sono sovra-rappresentati, non arrecano nessun beneficio per la collettività calabrese, anzi, ne rappresentano una perdita secca”!
I costi ambientali sono alti e pesante è l’impatto sul paesaggio. Per non dire poi, come dimostrano molte indagini, l’interesse e gli appetiti della criminalità organizzata. Il regime autorizzatorio – prosegue – pur se negli ultimi tempi dimostra spesso diversità di opinioni tra Ministero dell’Ambiente e Regioni, è ancora troppo a maglie larghe.
La Calabria deve tutelare quella che è la sua ricchezza e quindi resistere a far costruire sul territorio le grandi torri per la produzione di energia eolica. Lo scempio di campi agricoli, l’invadenza ambientale delle pale eoliche, gli impianti realizzati nelle vicinanze delle zone costiere, che provocano disagi anche per il rumore, compromettono in modo irreversibile la vocazione della nostra regione. Ormai è chiaro che questa è una partita a perdere. Bloccare l’insediamento eolico di Squillace è un segnale importante. Questi sono temi che devono poter contare su un proficuo rapporto istituzionale anche con i comuni, perché occorre evitare che si costruiscano scenari che pregiudicano il presente e il futuro.