Nuova stretta anti-Covid, la scuola è ancora un rebus
2 min di letturaIl governo prepara il primo provvedimento del 2021 con nuove limitazioni e una stretta in particolare sulla movida
Confronto serrato fra governo e Regioni in vista delle nuove misure anti-covid da inserire nel prossimo Dpcm. Il ministro Speranza evidenzia che senza la stretta di Natale ora avremmo numeri diversi e spinge per modificare gli indici di rischio per facilitare l’ingresso in fascia rossa e arancione.
Scontro sul divieto all’asporto per bar e ristoranti dopo le 18.
Gli studenti scioperano e chiedono di tornare in aula, Azzolina insiste per riaprire: la dad “non funziona più”. “Un Governo serio – ha attaccato il ministro di Iv Bonetti – in questa giornata, la cosa che dovrebbe fare è guardare negli occhi quegli studenti e le loro famiglie, che sono oggi in sciopero e stanno chiedendo di poter tornare a scuola, e chiedere scusa. Perchè è stato un Governo che non è stato all’altezza del compito che aveva: quello di riportare in aula gli studenti delle scuole superiori, tranne in tre regioni, tutte le altre hanno nuovamente rimandato”.
“Si è discusso in Cdm dalle 21 all’1 di notte se aprire il 7 o l’11 le scuole mentre ancora oggi c’è incertezza: possiamo dire che è indecente?”, ha attaccato anche Teresa Bellanova a Sky.
“Tutti vogliamo che la scuola riapra. Non ci si divida su questo. L’Italia non merita un tale spettacolo”, scrive in una nota Nicola Zingaretti. “Oggi, la curva non si è arrestata. Anzi è in aumento. Deve essere chiaro che l’apertura in presenza delle scuole porterà ad un ulteriore aumento della curva ed è molto probabile che presto molte aree torneranno in zona rossa. Questo deve essere ben chiaro a tutti e a tutte, senza ipocrisie o silenzi”, afferma. “Anche i membri del gooverno che intervengono senza offrire soluzioni non si rendono conto che in primo luogo danneggiano il governo di cui fanno parte”.