Calabria zona gialla da 1 febbraio, regole: cosa si può fare
2 min di letturaLa Calabria torna in zona gialla da lunedì 1 febbraio
Così ha stabilito il ministro della Salute, Roberto Speranza, in base ai dati del monitoraggio dell’Iss sulla pandemia da coronavirus in Italia pubblicati venerdì 29 gennaio.
Le tabelle sui 21 indicatori scelti dall’Istituto Superiore di Sanità per valutare l’impatto dell’epidemia nel nostro Paese fanno riferimento alla settimana compresa tra il 18 e il 24 gennaio.
Il cambiamento del colore è avvenuto per la scadenza dell’ordinanza e sarà valido fino al 15 febbraio.
Zona gialla: le regole
Il coprifuoco è fissato dalle 22 fino alle 5. Dopo quell’ora ci si può muovere solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o per motivi di salute. Per spostarsi in quegli orari bisognerà fare un’autocertificazione. Resta l’obbligo di mascherina anche all’aperto, a eccezione dei bambini sotto ai sei anni, di chi svolge attività sportiva e di chi ha patologie. Fino al 15 febbraio è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, tranne quelli per esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute.
Le scuole superiori adottano la didattica in presenza almeno al 50 per cento ed entro il limite del 75 per cento. Per medie ed elementari resta la didattica in presenza, ma con l’obbligo di mascherina per i bambini con più di sei anni. Le università organizzano la didattica con le autorità regionali.
Per bar e ristoranti restano le regole di apertura dalle 5 alle 18, consegna a domicilio consentita, asporto possibile con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. I musei possono rimanere aperti dal lunedì al venerdì tranne nei giorni festivi. Rimangono chiusi i cinema, i teatri, le sale scommesse, le sale da gioco, le discoteche, le sale da ballo, le sale da concerto, le palestre, le piscine, i parchi tematici, le terme, i centri benessere. I negozi sono aperti ma i centri commerciali sono chiusi nel weekend. Chiusi gli impianti sciistici fino al 15 febbraio, previa autorizzazione delle autorità regionali, in base alla situazione sanitaria.