Federcontribuenti: ”Non ci convincono le scuse sulla difficoltà di somministrare i vaccini!”
3 min di letturaFedercontribuenti: ”non ci convincono le scuse sulla difficoltà di somministrare i vaccini! Non ci convincono gli allarmismi sui focolai, sulle varianti, sugli ospedali allo stremo; non ci convince la strategia o accanimento nei confronti dei ristoranti, teatri, cinema, palestre”
Comunicato Stampa
“Non crediamo allo sforzo bellico messo in campo in questo ultimo anno sia sul fronte economico sia sui dispositivi di sicurezza acquistati ed attuati. La pandemia è scoppiata quando l’Italia attraversava in pieno una zona oscura fatta di corruzione, scandali politici e una nuova stagione di potere ed egemonia mafiosa. Hanno calato l’asso della Paura e del Panico per coprire ogni altra verità dando voce solo a chi ha voluto raccontare le storie di chi ci ha chiusi in un angolo. E vogliamo la verità sulle cause di morte dei pazienti covid ricoverati e vogliamo la verità sui farmaci scelti per la cura, sullo scarso uso del plasma iperimmune e su ogni altra incoerenza, stranezza, proclamo urlato per rabbonire o alimentare il terrore ”.
Prima i vaccini: ”la commissione europea ci dice che, per loro, ci sono sufficiente numero di dosi per vaccinare il 70% di tutta la popolazione adulta entro l’estate 2021, mentre l’Italia è ferma al 6%, perchè? Perchè alcune regioni italiane hanno iniziato a vaccinare e altre no? Perchè le Regioni urlano di non avere sufficienti dosi? Perchè ci dicono di accordi con farmacie e medici di base per la campagna di vaccinazione ma, puntualmente nulla di quanto detto avviene? Qualcuno sta trattenendo le dosi? Il mercato nero è iniziato, come sospettato da molti, ben prima dell’arrivo delle dosi in Italia?”. Al 25 febbraio 2021 abbiamo 3.824.331 dosi somministrate e solo 1.350.124 cittadini hanno ricevuto la seconda dose. Perchè le dosi di Moderna e AstraZeneca pur con tutte le autorizzazioni non arrivano? Non ci bastano le motivazioni fin qui addotte in quanto non ci convincono!
Il numero di positivi e il numero di decessi.
L’ISTAT, ultimi dati aggiornati disponibili relativi al 2017, parla di 650.614 decessi in Italia. Tra ischemie, infarti, malattie del cuore e cerebrovascolari muoiono più di 230mila persone all’anno. In seconda posizione troviamo i tumori, che causano la morte di 180mila persone e 53.000 morti a causa di malattie del sistema respiratorio, ad oggi abbiamo oltre 96.666 mila decessi da covid. ”Sia chiaro, i morti sono morti e il rispetto deve essere sacro. Tuttavia ci chiediamo tutti i pazienti oncologici e cardiopatici oggi che fine hanno fatto? Che tipo di cure stanno avendo? Quanti decessi per mancanza di posti letto o di cure tempestive? Infine, prima della pandemia, vi è mai capitato di recarvi in un pronto soccorso e trovarlo vuoto? Quante volte, specie nei mesi invernali, i telegiornali dedicavano le prime pagine agli ospedali al collasso per il boom influenzale?
Totale casi positivi ad oggi 2.848.564, totale guariti 2.362.464: il 60% della popolazione è asintomatica e solo il 6,6% con sintomi severi e intorno allo 0,9% con sintomi critici. ”In 13 mesi non siamo stati capaci di fare uno screening di tutta la popolazione impedendoci di avere un quadro generale ed obbiettivo; quanto lontani siamo dall’immunità di gregge? Quanti devono essere vaccinati senza incorrere in pericolose reazioni ?”
A settembre 2021 saremo da punto a capo.
Il covid non è come la peste, il colera o il morbillo. ”Il vaccino non sarà eterno e come per l’influenza il covid 19 tornerà con le sue varianti a tormentarci e quale è il piano? Se esiste un piano, oppure nei prossimi anni hanno intenzione di farci vivere nelle restrizioni e nel terrore. Dobbiamo dimenticarci di vivere nella normalità? Di viaggiare, passeggiare come abbiamo sempre fatto?
Inspiegabile poi l’accanimento nei confronti dei ristoratori sacrificati senza una spiegazione logica e scientifica. Cosa si sta nascondendo dietro questa pandemia in Italia? Tra le P.Iva e tra i giovanissimi sono in aumento i sucidi: ”dobbiamo considerali effetto collaterale?”.