Nuovo Cdu: a Piazza Fiorentino fra qualche anno ci ritroveremo il nostro “spelacchio”
2 min di letturaProbabilmente Piazza Fiorentino a Lamezia Terme qualcuno l’ha scambiata per un luogo di esperimenti e per un giardino botanico con piante di ogni specie e varietà
Comunicato Stampa
Sono circa una decina le diverse specie di arbusti e alberi in questa piazza ed ora ne è arrivato uno della famiglia della Picea (della stessa specie dell’abete rosso).
E’ evidente che negli ultimi periodi le condizioni climatiche sono variabili e non esistono le mezze stagioni ma, almeno nella scelta e piantumazione degli alberi, alcuni canoni andrebbero rispettati.
Rispettare l’altitudine e l’habitat dove posizionare le piante dovrebbe essere uno dei punti fermi nella loro scelta.
L’albero piantato in piazza, di solito predilige e vive bene ad altitudini superiori ai 1000 metri (ma anche più) sul livello del mare in boschi puri o associato a faggi e specie simili e anche come pianta ornamentale, ma mai viene associato a palme e ad altre piante della macchia mediterranea, in quanto hanno esigenze e caratteristiche diverse.
Oltre all’aspetto botanico, vogliamo anche mettere in evidenza che non esiste nessuna altra motivazione che giustifica l’inserimento di questa pianta in questa piazza e in questo ambiente.
L’utilizzo di questa pianta in piazza, non risponde a nessuno scopo e non ha nessuno dei requisiti essenziali per questo luogo, botanici, estetici, ricreativi, ambientali, frescura, ecc..
L’unica nota positiva è che fra 20 – 30 anni potrà essere addobbato come albero di Natale, ma probabilmente con gli stessi risultati di “spelacchio”.
Scusate se su un argomento così serio ci scherziamo sopra, ma è da tanto tempo che insistiamo nel dire che la gestione del verde urbano deve essere affidata a dottori agronomi o forestali e ad un ufficio competente che sappia gestire il verde a partire dalla scelta delle piante da piantumare, alla coltivazione e alla gestione.
Se solo si fosse chiesto un parere o un suggerimento alle statue della piazza o ai tanti agricoltori che la frequentano sicuramente avrebbero risposto di guardarsi attorno e avrebbero scelto specie più appropriate e giuste.
Il coordinatore cittadino del Nuovo Cdu
Giancarlo Muraca
Il presidente cittadino del Nuovo Cdu
Giuseppe Muraca