Raso a Longo: perchè i lametini devono spostarsi in altre città per le vaccinazioni?
2 min di letturaPiano Vaccinale: interrogazione al Commissario Longo sugli spostamenti dell’utenza da Lamezia Terme in altre province e sulla bassa capacità di numero di vaccini previsti nella città e nell’hinterland
Comunicato Stampa
Il consigliere Raso chiede, in una interrogazione al Commissario alla Sanità Longo, sul perché i cittadini della città di Lamezia Terme debbano recarsi in altre città come Vibo Valentia e in altri casi fino nella provincia di Reggio Calabria per vaccinarsi causando notevoli disagi all’utenza.
La città di Lamezia Terme che ha pagato da sempre a caro prezzo la gestione commissariale in termini di tagli di posti letto e servizi oggi viene nuovamente penalizzata.
Perché Lamezia, quarta città della Calabria, con una popolazione di residente di sessantottomila persone vengono vaccinati solo 300 persone al giorno?
Perché altre città con trentamila residenti sono previsti giornalmente inoculazioni per 900 dosi al giorno? Quali sono i criteri di tale valutazione e scelta?
A Lamezia sono previsti due punti vaccinali uno in grado inoculare 300 dosi giorno (che è attivo) e l’altro di 70 dosi al giorno perché non è stato ancora attivato?
Il consigliere Raso chiede ancora: perché nella provincia di Catanzaro non sono stati attivati i punti vaccinali territoriali di Nocera Terinese, Maida, Girifalco e altri ancora?
Dal Consigliere Raso una presa di posizione e la consapevolezza che il piano vaccinale in parte è rimasto sulla carta con scelte che penalizzano gran parte della popolazione.
La comunità esige delle risposte.