Anche il “Due Mari” ha aderito alla protesta dei centri commerciali
2 min di lettura‘Chiudiamo perché vogliamo riaprire. Le misure vanno revocate’
Saracinesche abbassate stamattina in 1.300 centri commerciali di tutta Italia per protestare contro le chiusure del weekend. Una serrata simbolica, di pochi minuti, che ha interessato 30 mila negozi e supermercati.
“Chiudiamo perché vogliamo riaprire. Il tempo è scaduto, le misure vanno revocate. Lo chiediamo a nome degli 800mila lavoratori che sono la forza dei centri commerciali”, spiegano esercenti che aderiscono all’iniziativa promossa da ANCD-Conad, Confcommercio, Confesercenti, Confimprese, CNCC-Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali.
“Siamo costernati, perché dall’inizio della pandemia noi abbiamo messo in campo tutte le attività possibili dal punto di vista della sicurezza sanitaria per i dipendenti e per i clienti – commenta il direttore del centro commerciale Le Gru, Davide Rossi – Continuiamo a investire centinaia di migliaia di euro e non riusciamo a capire come mai non venga riconosciuto questo nostro impegno costante, mentre per le attività a bordo strada il tenore è differente. Non riusciamo a spiegarci il perché del perdurare di questi divieti”.