L’intervento di Lino Puzzonia (PD) sulla Sanità regionale
3 min di letturaProseguono gli appuntamenti sulle tematiche legate alla Sanità, organizzati dalla giornalista Nadia Donato. Ieri acceso confronto tra Carlo Tansi (Tesoro Calabria), Lino Puzzonia (PD) e Francesco Cirillo (referente regionale Sanità per Fratelli d’Italia)
“Il Rettore Suggerisce di fare della Facoltà di Medicina di CZ un’altra Federico II, ma non sarebbe un bene. La mancanza di contratto di Sant’Anna è inspiegabile. Soveria Mannelli andrebbe riconvertito a centro specialistico e Lamezia Terme triplicato nelle sue potenzialità. L’accorpamento degli ospedali è stata un’opera meritoria, purtroppo non si è andati avanti con le case della Salute”.
“E’ notizia recente che tutte le strutture siano state riaccreditate fino al 31 dicembre, ad eccezione del Sant’Anna. Un’eccezione importante!
Lo ha sottolineato Puzzonia, intervenendo sulla questione della nota clinica catanzarese, evidenziando: “Non dimentichiamo che la Sant’Anna non è solo i 300 posti di lavoro, ma è la possibilità per i calabresi di curare malattie importanti in una struttura d’eccellenza”.
Altro passaggio molto forte da parte del dottore del PD, è legato alla diatriba tra l’ospedale Mater Domini e Università Magna Graecia: “Quanto alla polemica sull’Ateneo e ospedale universitario, ancora una volta il Commissario Straordinario dell’azienda Mater Domini non riesce a trovare la quadra col Rettore.
La facoltà di medicina – spiega – tende a voler riproporre un atto aziendale che sia fotocopia della Federico II, ma un’azienda integrata non può essere assimilabile a quella napoletana.
Di Federico II ne esiste una sola ed è quella che ha sede a Napoli”. Il confronto assume toni ancora più forti quando si fa un po’ di storia della Sanità calabrese e si scivola sull’accorpamento delle aziende sanitarie e la chiusura degli ospedali. Lino Puzzonia espone la sua moderna visione della Sanità, quello che la Calabria dovrebbe avere: “L’accorpamento è stata un’opera coraggiosa e meritoria della Giunta Loiero e poi portata avanti da Scopelliti chiudendo gli ospedali senza riconvertirli.
Ora però – dice l’esponente del PD – la nostra proposta è quella di rilanciare la medicina territoriale con pochi grandi ospedali che siano strutture d’avanguardia e con centri specializzati nella diagnostica e nella cura delle diverse patologie in decine di comprensori portando le specialità e la diagnostica vicino alle case dei cittadini e anche dentro le case con l’assistenza domiciliare.
Questo significa offrire un servizio di qualità ai cittadini. E’ impensabile – ripete Puzzonia – avere 42 ospedali in Calabria. Loiero ha fatto un’opera meritoria ma l’errore è stato poi non convertire le strutture in case della salute. Un ospedale come Soveria Mannelli andrebbe subito riconvertito e i cittadini ne vedrebbero immediatamente i vantaggi.
Quello di Lamezia o di Castrovillari per esempio, o di Locri o di Vibo andrebbero invece fortemente potenziati nelle loro attività. Oggi possiamo lavorare su questo, convertendo le piccole strutture e in qualche caso triplicando le grandi. Gli ospedali devono essere l’eccezione nella vita delle persone, sotto casa deve esserci solo l’assistenza specialistica”.
Senza dimenticare di porre ai posti di comando solo persone competenti e oneste, provenienti da liste elettorali pulite”.