Traffico illecito di rifiuti: maxi operazione tra Lamezia e Catanzaro (NOMI e VIDEO)
3 min di letturaDalle prime ore della giornata odierna, in provincia di Catanzaro, nei comuni di Lamezia Terme, San Pietro a Maida, Curinga e Settingiano, i Carabinieri del Comando Provinciale di Catanzaro, supportati da rinforzi provenienti dagli altri Comandi Provinciali della Legione Carabinieri “Calabria”, del Gruppo Forestale di Catanzaro, dell’8° NEC e dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori di Vibo Valentia, stanno eseguendo un’ordinanza di misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, nei confronti di 29 soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, in particolare dei reati di “Attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti”, oltre che “Furto aggravato” e “Violazione di Sigilli”.
Nello specifico, per 15 indagati è stata disposta la misura cautelare della detenzione in carcere, per 14 indagati la misura cautelare degli arresti domiciliari.
E’ stato disposto, altresì, il sequestro preventivo per le organizzazioni aziendali coinvolte; si tratta di due imprese individuali e quattro società a responsabilità limitata.
Il provvedimento è fondato sugli esiti dell’attività investigativa (c.d. “Operazione Quarta Chiave”), condotta dai Carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme, diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, avviata nell’agosto 2019, a seguito di un vasto incendio di rifiuti, verificatosi il precedente 11 luglio presso l’insediamento ROM di Contrada Scordivillo, a Lamezia Terme, con lo sprigionamento di fumi tossici che hanno interessato l’adiacente ferrovia ed il vicino Ospedale “Giovanni Paolo II”.
Gli elementi acquisiti con l’ausilio di attività tecniche ed accertamenti patrimoniali, hanno consentito di documentare l’esistenza, all’interno del sito di Scordovillo, di una vera e propria realtà imprenditoriale che, in violazione delle norme di settore, era dedita alla raccolta e trasporto di rifiuti presso ditte specializzate nella preparazione e riciclo di rottami ferrosi che, a loro volta, ricevevano illecitamente i carichi conferiti.
Ecco i nomi degli indagati
Si tratta di Alessandro Bevilacqua, 30 anni, di Lamezia Terme; Enzo Bevilacqua, 37 anni di Lamezia; Cosimo Bevilacqua, 58 anni, residente a Lamezia; Mario Bevilacqua, 37 anni, di Lamezia; Giosuele Bevilacqua, 22 anni, di Lamezia; Damiano Bevilacqua, 34 anni, di Lamezia; Tonino Bevilacqua, 37 anni, di Lamezia; Fiore Bevilacqua, 65 anni, residente a Lamezia Terme; Massimo Bevilacqua, 42 anni, di Lamezia; Damiano Bevilacqua, 31 anni, di Lamezia; Enzo Berlingeri, 34 anni, di Lamezia; Anello Berlingeri, 35 anni, di Lamezia; Massimo Berlingieri, 43 anni, residente a Lamezia; Tonino Amato, 36 anni, di Lamezia; Damiano Berlingieri, 44 anni di Lamezia; Luigi Berlingieri, 53 anni, di Lamezia; Damiano Berlingieri, 45 anni, di Lamezia; Damiano Bevilacqua, 44 anni, di Lamezia; Antonio Berlingieri, 36 anni, di Lamezia; Luciano Carmelo Bevilacqua,31 anni, residente a Lamezia; Concetta Silipo, 35 anni residente a Settingiano; Raffaela Silipo, 33 anni, di Catanzaro; Aldo Sgromo, 39 anni residente a Curinga; Elia Gullo, 40 anni, residente a S. Pietro a Maida; Orazio Latorre, 41 anni, residente a Lamezia; Liberato Acanfora, 59 anni, residente a Lamezia; Lucio Fabiani, 34 anni residente a Lamezia; Enzo Amato, 38 anni, di Lamezia.
Di questi, per Damiano Berlingieri (45 anni); Luigi Berlingieri; Damiano Berlingieri , 44 anni; Massimo Berlangeri; Enzo Berlingeri; Fiore Bevilacqua Damiano Bevilacqua; Massimo Bevilacqua; Mario Bevilacqua; Antonio Berlingieri; Cosimo Bevilacqua; Massimo Berllingieri, Concetta Silipo, Raffaela Silipo e Alessandro Bevilacqua, il gip, su richiesta della Dda di Catanzaro ha disposto il carcere.
Mentre Damiano Bevilacqua, (44 anni); Luciano Carmelo Bevilacqua; Anello Berlingeri; Tinono Amato; Damiano Bevilacqua, 34 anni; Giosuele Bevilacqua; Enzo Bevilacqua; Lucio Fabiani e Aldo Sgromo, Elia Gullo; Orazio La Torre, Liberato Acanfora e Enzo Amato vanno agli arresti domiciliari.