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Cashback si ferma al 30 giugno, stop a nuovi ‘premi’

2 min di lettura

Viene cancellata l’operazione prevista per il secondo semestre dell’anno


Milioni di acquirenti hanno utilizzato il “cashback” per richiedere il rimborso di parte del costo degli acquisti con carta quest’anno, ma il governo ha deciso di porre fine anticipatamente allo schema tra preoccupazioni sull’efficacia e sugli abusi.

I partiti all’interno del governo di coalizione, in una riunione avvenuta lunedì scorso, hanno votato per annullare il “cashback” a partire dal 30 giugno.

Lo schema di cashback era stato introdotto alla fine del 2020 come parte della strategia “Cashless Italy” del precedente governo, intesa a incoraggiare le persone a scambiare contanti con carte al fine di rendere i pagamenti più facili da tracciare e l’evasione fiscale più difficile.

Secondo il piano, gli acquirenti venivano rimborsati fino a 150 euro ogni sei mesi se avevano effettuato almeno 50 pagamenti elettronici in quel periodo dopo essersi registrati per il cashback utilizzando l’app di amministrazione IO del governo.

Lo schema di cashback prevedeva premi di 1.500 euro per le prime 100.000 persone che accumulavano il maggior numero di pagamenti digitali (non il valore più alto) ogni sei mesi.

Ma con l’avvicinarsi della fine del primo semestre, il 30 giugno, il nuovo governo ha scelto di sospendere il regime e, secondo le notizie italiane, è probabile che venga eliminato del tutto.

Al 27 giugno, in base ai numeri dell’app Io, sono oltre 7,85 milioni gli utenti con transazioni valide (per 720 milioni di transazioni totali) e di questi 5,89 milioni hanno 50 e più transazioni, cioè hanno già diritto al rimborso fino a massimo 150 euro, mentre altri 1,95 milioni hanno fatto tra 1 e 49 operazioni.

Per entrare nella classifica dei 100mila che avranno il Super Cashback da 1.500 euro, al 27 giugno bisogna aver fatto più di 689 transazioni.

Dall’inizio del programma sono stati 8,9 milioni i cittadini che hanno aderito, con un totale di 784,4 milioni di transazioni elaborate e 16,4 milioni di strumenti di pagamento attivati.

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