LameziaTerme.it

Il giornale della tua città



Magna Grecia: la colonia greca di Terina

3 min di lettura
antica moneta ligea

Moneta Ligea-Terina

Fondata  intorno al primo ventennio del V secolo a. C., rappresenta uno dei momenti maggiormente rappresentativi della piana lametina

Fu fondata dai Crotoniati che si posero l’obiettivo di espandere i propri confini nel Bruzio a discapito dei Locresi. A lungo si è dibattuto sulla sua possibile ubicazione, l’ipotesi che va per la maggiore, avvallata da Lenormant,  la vuole in prossimità del quartiere di Sant’Eufemia Vetere a Lamezia Terme; altri studiosi, come Pais, la identificano con l’attuale Tiriolo.

Scavi archeologici del sito di Terina

A testimonianza dell’importanza della colonia è la produzione delle monete, avviata già qualche decennio in seguito alla sua fondazione. Una prima monetazione riconducibile alla colonia è quella di uno Statere di Terina del 460 a.C. in cui il diritto presenta una testa femminile di profilo riconducibile a Terina, che identifica sia la ninfa che la città omonima, mentre sul rovescio è raffigurata una figura aptera, cioè non alata, affiancata dall’iscrizione NIKE: si tratta di una figura stante senza ali che sorregge un ramoscello di ulivo rivolto verso il basso, una immagine molto lontana dalla più comune e conosciuta della ninfa alata e seduta adornata da oggetti ad essa riconducibili.

Probabilmente l’ipotesi che fa giungere la monetazione a quella maggiormente nota passa da uno statere dell’inizio del IV sec a.C. in cui oltre al profilo femminile presente del diritto, il rovescio riporta una piccola Nike alata in volo che incorona la ninfa Terina seduta su un cippo, affiancata dall’iscrizione TERINA. Appare abbastanza plausibile ipotizzare, dunque, che la monetazione finale che riporta nel rovescio la ninfa seduta e alata sia il risultato dell’unione delle diverse monetazioni.

Un’altra interpretazione, sicuramente più romantica, invece, assimila il mito della sirena Ligea, una delle tre sirene sorelle che cercò di attirare Odisseo con il suo melodioso canto in una trappola mortale e che spiaggiò nelle vicinanze del fiume Ocinaro secondo Licofrone, a quello della ninfa locale. Le sirene della cultura classica, di fatti, non rimandano al mito della donna per metà pesce di epoca medievale, ma bensì a quella della donna per metà volatile, anche se è da precisare che labile è il confine interpretativo di alcune figure mitologiche classiche. Questo giustificherebbe come l’arrivo di un attributo come le ali sia stato aggiunto al corpo della ninfa Terina.

antica moneta ligea
Moneta Ligea-Terina

Poco altro conosciamo circa la storia di questa colonia; prese parte forse alla guerra contro Turii ed entrò poi nella Lega Italiota, che si schierò contro i Lucani e Dionisio di Siracusa. Nel 350 a.C. circa cadde sotto i Bruzi, per poi essere rasa al suolo da Annibale nel 203 a. C., senza riprendersi più.

Quest’ultimo passaggio non trova però riscontro sui resti archeologici di Sant’Eufemia Vetere, che attestano sì un abbandono dell’area, ma non a causa della totale distruzione della città.

Per riprendere le parole dell’archeologo Francesco Cuteri in occasione della conversazione tenuta a luglio per la Notte Europea dei Musei 2021, siamo i figli della città di Terina, eredi di una storia lontana, ma privi di fierezza e dell’orgoglio necessario per la nostra città.

Felicia Villella

Click to Hide Advanced Floating Content