Innocenza Giannuzzi: “La Calabria vittima dell’ennesimo scippo”
2 min di letturaGiannuzzi: Alla regione Calabria non sarà destinato alcun contributo relativo ai fondi ministeriali della Cultura per il prossimo triennio
Comunicato stampa
La Calabria è vittima dell’ennesimo scippo!
Risale alle ultime ore, infatti, la notizia che alla nostra regione non sarà destinato alcun contributo relativo ai fondi ministeriali della Cultura per il prossimo triennio, mentre solo il 9% andrà ad altre aree del Sud Italia.
Perché, allora, proclamare Vibo Valentia “Capitale italiana del Libro 2021”, se nella programmazione dei fondi 2021-2023 il governo centrale non stanzia nessun contributo?
È possibile che gli enti culturali calabresi non abbiamo alcun requisito che consenta loro di ricevere quelle sovvenzioni destinate a tutte le altre regioni italiane? Nell’atto di indirizzo ministeriale, nella parte dedicata alle priorità politiche, vi è scritto: “Le priorità politiche sono individuate tenendo conto innanzitutto delle principali linee di azione delineate con riferimento ai settori cultura e turismo nell’ambito del PNRR che copre l’arco temporale 2021-2026”.
La nostra regione dovrebbe – forse – essere destinataria del PNRR (piano nazionale di resistenza e resilienza) ma non essere destinataria dei fondi della nuova programmazione.
Si tratta di un controsenso o per la Calabria non sono previste azioni del PNRR sulla cultura e turismo? Sembra il gioco delle scatole cinesi, ma il rischio è che la nostra terra, una volta terminato il gioco, possa rimanere solo con le scatole vuote e null’altro.
Pare che per il Ministero la nostra regione non abbia un patrimonio storico, paesaggistico, archeologico e culturale da valorizzare, che non abbia una storia che meriti di essere tutelata e valorizzata, eppure la Calabria è stata la culla della Magna Graecia, è stata colei che ha dato il nome a un grande Nazione che si chiama Italia. È evidente che oggi la nostra storia e la nostra cultura non contino, perché siamo meritevoli di ricevere zero fondi!
Troppo facili i proclami nazionali quando si parla del Sud e della Calabria, troppo facile dare i numeri se poi questi non rimangono neanche tali e confluiscono in altre regioni. L’enorme patrimonio ancora tutto da valorizzare e da scoprire che conserva la nostra terra potrebbe consentirci di essere il nuovo attrattore turistico d’Italia, ma evidentemente qualcuno non vuole che il Sud e la Calabria escano dalla condizione in cui oggi versano, a causa di uno scippo lungo secoli, silenzioso e costante!