Calabria: la Top Ten delle bellezze naturalistiche da visitare
4 min di letturaLa nostra regione offre non solo borghi e attrattive culturali, ma anche incontaminate bellezze naturali. Vi offriamo, dunque, una mini-guida sulle attrazioni naturalistiche da visitare durante un eventuale tour dal Pollino allo Stretto
La scorsa settimana vi abbiamo proposto 15 suggestive località, dal taglio storico-culturale, da visitare nella regione Calabria; oggi, seguendo anche le richieste di alcuni utenti, vi proponiamo un mini-itinerario naturalistico che vi permetterà di scoprire luoghi poco noti di questa meravigliosa regione.
Passeremo dalle note e affascinanti scogliere a picco sul mare ad un entroterra ricco e variegato, un binomio che da sempre ha contraddistinto il territorio calabro, anche da un punto di vista culturale.
Se, di fatto, i primi coloni greci decisero di stabilirsi lungo le nostre meravigliose coste lo si deve soprattutto alla presenza di un paesaggio tipicamente mediterraneo affine al modello ellenico; di contro, alle prime incursioni saracene, l’entroterra, arduo da raggiungere e dal ricco ecosistema, sembrò essere la giusta soluzione per nuovi eventuali insediamenti.
Andiamo insieme, allora, a spulciare l’elenco di questi luoghi ricchi di una storia passata influenzata già in tempi remoti dal poliedrico ambiente naturale regionale:
1. Parco Nazionale del Pollino: diviso con la Basilicata, vanta la recentissima nomina della Faggeta Vetusta del Pollinello come patrimonio dell’Umanità Unesco. Istituito nel 1993, conserva e tutela il pino loricato, uno dei simboli presenti nello stemma della nostra regione. Qui è stato scoperto Italus, il pino più vecchio d’Europa con i suoi 1230 anni di vita!
2. Parco Nazionale della Sila: istituito il 20 aprile del 1968. Include i territori appartenenti alla provincia di Cosenza, di Catanzaro e di Reggio Calabria. Abitato fin dalla preistoria, è la terra natia di Sileno, dio della foresta e figlio del Fiume Crati. Mito e storia si intrecciano in un connubio perfetto nel cuore del Mediterraneo ricco di foreste, valli, fiumi, cascate, colossi arborei, rupi e canyon.
3. Parco Naturale Regionale delle Serre: realizzato nel 1990, si estende su un territorio di 17.687 ettari. Comprende le zone naturalistiche, culturali e storico-antropologiche che hanno determinato il toponimo delle Serre. Il territorio include anche le abetine, le pinete del pino laricio, le faggete, i castagneti, i pioppeti, i querceti e l’oasi del lago Angitola.
4. Parco Nazionale dell’Aspromonte: nato nel 1989, prende il nome dal Massiccio dell’Aspromonte che significa candido, un aggettivo usato dai greci per indicare le alture biancastre del massiccio. La vetta più alta è il Montalto, da cui è possibile ammirare il panorama calabrese e la costa sicula.
5. Cascata del Marmarico: con una altezza di 114 mt è la più alta non solo della Calabria ma di tutto l’Appenino meridionale. Situata nel comune di Bivongi in provincia di Reggio Calabria, all’interno del Parco Naturale Regionale delle Serre, è raggiungibile attraverso un sentiero tortuoso percorribile con mezzi idonei.
6. Cascate del Campanaro: situata tra il comune di Zagarise e Sersale, presenta della acque cristalline che rendono traslucida la roccia grigio-verdastra, incorniciate da felci e liane tipiche della fitta foresta.
7. Fiume Lao: nasce in Basilicata con il nome di Mercure, per cambiare poi denominazione in Calabria a ricordo della colonia greca di Laos. Il breve corso che si sviluppa sul versante tirrenico è il luogo ideale in cui praticare rafting, kayak e trekking: di fatti offre itinerari differenti che ben si prestano alle attitudini più o meno esperte dei visitatori.
8. Fiumara della Ruffa: detta anche di Brattirò si estende per circa 13 Km. Si tratta di una testimonianza visiva dei resti di otto mulini ad acqua, tanto che la vallata in cui la fiumara si sviluppa è anche conosciuta come Valle dei Mulini. E’ un luogo in cui si sente ancora la presenza di un remoto passato: qui potrete trovare resti archeologici di antiche civiltà e la fiorente Woodwardia Radicans, una felce preistorica. Tra le attrattive è possibile ammirare quello che resta di un ponte del 1889 costruito per soddisfare la tratta ferroviaria Napoli-Reggio Calabria, di ormai due secoli fa.
9. Gole del Raganello: si tratta di una Riserva naturale protetta situata nei comuni di San Lorenzo Bellizzi, Civita e Cerchiara di Calabria, all’interno del Parco Nazionale del Pollino. Le gole regalano uno scenario tra i più suggestivi del territorio, un posto in cui è possibile praticare canyoning e torrentismo.
10. Canyon Melissaro: tra Sersale e le sue contrade si ergono le pareti strapiombanti del canyon, in cui l’alternanza di strati orizzontali determina cenge e ripiani suggestivi che regalano ambientazioni mozzafiato.
Siamo di fronte a veri e propri paradisi naturalistici sconosciuti ai più, che caratterizzano l’entroterra calabrese e meritano di essere riportati alle attenzioni non solo dei visitatori esterni, ma anche e soprattutto delle popolazioni autoctone della regione.
(In copertina la Roccia del Drago in Aspromonte)
Felicia Villella