Asd Scuola Calcio Polisportiva Lamezia, arriva il servizio di supporto
2 min di letturaLa Asd Scuola Calcio Polisportiva Lamezia Affiliata al Torino Fc Academy inserisce un educatore sportivo per l’inclusione, specializzato nel sostegno e nell’intervento psico-educativo
Comunicato stampa
Per la nuova stagione calcistica 2021/2022 la Scuola Calcio Polisportiva Lamezia, affiliata al Torino Fc Academy, annuncia importanti novità.
Da settembre prossimo, sarà attivato un servizio di supporto ai bambini e ragazzi con difficoltà di apprendimento o con disabilità attraverso la presenza di un educatore sportivo per l’inclusione specializzato nel sostegno e nell’intervento psico-educativo con metodi e didattiche delle attività motorie.
L’intento è promuovere l’attività motoria come strumento per lo sviluppo di una socialità consapevole e responsabile attraverso una pedagogia dello sport che crei esperienze e ambienti di apprendimento accessibili, flessibili e orientati alla valorizzazione delle differenze individuali, per consentire a tutti di avere le migliori opportunità di successo formativo nel settore sportivo.
Valorizzare la diversità come ricchezza in linea con quanto stabilito dalla convenzione dell’ONU sui diritti delle persone con disabilità al fine di incoraggiare e promuovere la partecipazione più estesa possibile alle attività sportive, garantire che i minori con disabilità possano partecipare, su base di uguaglianza con gli altri minori, alle attività ludiche, ricreative, agli svaghi ed allo sport.
Il servizio si inserisce nelle attività già programmate per il nuovo anno calcistico, per le categorie primi amici, primi calci, pulcini, esordienti, giovanissimi, allievi.
La Scuola Calcio Polisportiva Lamezia attenta a promuovere i valori dell’inclusione, dell’accoglienza, dell’interculturalità, delle pari opportunità e della partecipazione sociale, contro ogni forma di discriminazione, stereotipo, pregiudizio, intende così abbattere ogni tipo di barriera fisica e mentale, superando le disuguaglianze. Lo sport deve essere considerato un diritto di tutti. L’intento è fare proprio lo slogan della “scuola per tutti e per ciascuno” venuto fuori dalla carta di Lussemburgo nel 1996, che colloca la persona al centro di tutto il progetto educativo riconoscendo le potenzialità e i bisogni specifici di ciascuno evitando di stabilire dei limiti, traducendolo nello “sport per tutti e per ciascuno”.