Lamezia. Padre Angiolo Solano ringrazia la comunità di S. Maria degli Angeli
3 min di lettura“Grazie Lamezia per questi anni di cammino insieme”
Dal 1 settembre non faccio più parte della comunità di S. Antonio di Padova di Lamezia Terme e dal 1 luglio non sono più parroco della comunità parrocchiale di S. Maria degli Angeli.
Dopo aver presentato richiesta al vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera – Tropea, ho iniziato il percorso per incardinarmi nel clero diocesano.
Dopo 4 intensi anni di guida della comunità di S. Maria degli Angeli, nel mio cuore albergano sentimenti di profonda gratitudine e di fraterna amicizia per tante sorelle e tanti fratelli che il Signore mi ha concesso incontrare.
Il primo grazie è sicuramente al Signore, che mi ha accompagnato in questi anni, ha guidato i miei passi e, con il suo aiuto, mi ha consentito di gettare dei semi che solo Lui saprà far crescere, nei modi e nei tempi che riterrà adeguati. Grazie a tutta la comunità parrocchiale di S. Maria degli Angeli, a tutti i lametini che ha avuto il dono di incontrare in questi anni, a tante sorelle e fratelli del comprensorio lametino. Grazie a ciascuno di loro, uno per uno.
Per l’affetto fraterno, per la disponibilità, per il supporto quotidiano e sincero, per aver condiviso percorsi e progetti, molti dei quali si sono realizzati e, se Dio vorrà, la comunità ne godrà in futuro.
Quando sono arrivato a Lamezia nel 2017, così mi sono rivolto alla mia comunità, nel giorno della solennità del Perdono d’Assisi, il 2 agosto: incontriamo insieme il Signore. Il Signore ci chiama a un rapporto intimo e personale con Lui, ma ci chiede di incontrarlo nelle sorelle e nei fratelli che mette sul nostro cammino.
Siamo Chiesa nella misura in cui siamo comunità, in cui siamo capaci di camminare e costruire insieme, mettendo da parte le logiche di divisione e competizione del mondo e facendo prevalere al di sopra di tutto la carità che è vincolo di perfezione e di unità. Una comunione vera, non di facciata, perché di fronte al Signore nessuno di noi può mentire. Grazie, comunità di Lamezia, per questi quattro anni insieme, di un quotidiano segnato da gioie e sofferenze, momenti di stanchezza e di entusiasmo, delusioni e speranze.
Un grazie ai vescovi monsignor Luigi Cantafora e Giuseppe Schillaci che, con tenerezza paterna, hanno accompagnato il mio servizio nella comunità di Lamezia sollecitandomi sempre a creare comunione; è quello che ho cercato di fare con tutto il clero diocesano lametino al quale va il mio saluto riconoscente per la generosa disponibilità che ho conosciuto in questi anni. Ringrazio il vescovo emerito della mia Diocesi, monsignor Luigi Renzo, per avermi accolto con gioia.
Un grazie al padre provinciale dei Cappuccini di Calabria Fr. Pietro Ammendola, che quattro anni fa mi ha chiamato alla guida della comunità parrocchiale di S. Maria degli Angeli. Un saluto all’avvocato Paolo Mascaro, ai commissari del Comune, alle forze dell’ordine e ai responsabili degli uffici comunali con i quali ho sempre intrattenuto un rapporto cordiale e di collaborazione.
Con la gratitudine di figli consapevoli che ogni bene discende da Dio e va restituito agli altri nella gratuità, ringrazio tutta la città di Lamezia che in questi anni è stata la mia famiglia e che porterò sempre nel cuore.
Auguro a questa città, che gode della protezione di S. Antonio di Padova, ogni bene. Alla comunità parrocchiale di S. Maria degli Angeli, l’augurio di andare avanti sentendo il desiderio di “essere comunità” nella vita quotidiana, nei rapporti fraterni, nell’incontro con l’altro in cui Dio rivela a ciascuno il suo volto. Grazie Lamezia
Padre Angiolo Giovanni Solano, sacerdote