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Catanzaro. Nel piazzale della Cittadella la protesta degli operatori socio-sanitari

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Catanzaro. Protesta degli OSS, operatori socio-sanitari, nel piazzale della Cittadella sede della Regione Calabria.

Nel 2017 in Calabria, ed in particolare nella città di Cosenza, viene bandito per la prima volta il concorso per l’assunzione di 24 operatori socio-sanitari (OSS). A seguito di CIò, anche a Reggio Calabria, Crotone, Vibo Valentia e Catanzaro viene scelta medesima procedura selettiva.


In 7.000 hanno inviato la domanda. Nell’aprile 2019, si procede a selezionare i candidati, di cui solo 1045 richiedenti risultano esseri idonei.
Il commissario straordinario alla sanità, Saverio Cotticelli, decide di bloccare il concorso di Cosenza e di portare a termine quello che si stava svolgendo nelle altre città calabresi.

Lo stesso procederà ad esaurire le relative graduatorie provvedendo, di fatto, all’inserimento professionale delle figure richieste.
Tale circostanza si è verificata, perché a Cosenza non c’è alcuna graduatoria OSS, per cui sono stati assunti altre unità scelti dagli elenchi disponibili nelle altre province. Questo, ovviamente, a discapito dei lavoratori cosentini. Dopo le innumerevoli manifestazioni dei partecipanti si arriva a gennaio 2021 per la prova pratica, ma anche in questo caso emergono nuovi problemi.

Il Covid lascia a casa alcuni candidati che faranno ricorso, vincendolo, contro l’azienda che li aveva esclusi. Nel mese di giugno si arriverà alla conclusione di questo concorso con la prova orale, solo 675 sono risultati gli idonei. Quest’oggi nel piazzale della Cittadella la protesta di chi pur essendo in graduatoria non ha ottenuto nessuna collocazione lavorativa pur avendone diritto.

R.C.

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